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Ecco come la svedese Saab batte Fincantieri, Tkms, Naval Group e Navantia per i sottomarini della Polonia

La Polonia compra tre sottomarini svedesi A26 per sostituire il vecchio Orzeł sovietico del 1986. Stoccolma sbaraglia così la concorrenza di Germania, Italia, Francia, Spagna, Corea del Sud. Fatti e approfondimenti

Varsavia ha concluso la selezione del partner industriale destinato a rivoluzionare le capacità subacquee delle proprie forze armate: il governo polacco ha designato la Svezia quale fornitore privilegiato nell’ambito del programma Orka, finalizzato all’acquisizione di una nuova generazione di sommergibili per la marina militare nazionale. L’accordo prevede l’acquisto di tre unità del modello A26, prodotto dalla società svedese Saab, rappresentando una svolta decisiva per la difesa marittima polacca che attualmente dispone di un’unica imbarcazione operativa risalente all’epoca sovietica.

L’annuncio ufficiale è giunto durante la riunione di gabinetto presieduta dal primo ministro Donald Tusk, che ha comunicato l’esito della complessa procedura di valutazione. La competizione – rivela la stampa polacca – ha coinvolto sette costruttori provenienti da sei differenti nazioni: Germania, Italia, Francia, Spagna, Corea del Sud e Svezia hanno presentato le rispettive proposte tecniche ed economiche per aggiudicarsi questa commessa di rilevanza strategica.

IL PRIMATO DELL’OFFERTA SVEDESE

Il ministro della Difesa Władysław Kosiniak-Kamysz ha illustrato le ragioni che hanno determinato la preferenza accordata alla proposta svedese, sottolineando come essa “abbia prevalso attraverso un’analisi rigorosa di molteplici parametri”. I criteri considerati hanno compreso i tempi di consegna, gli aspetti economici, il valore complessivo dell’operazione e le prestazioni operative, con particolare riferimento alle specificità del bacino del Mar Baltico. Secondo quanto dichiarato dal responsabile della Difesa, l’offerta scandinava risultava essere l’unica “in grado di soddisfare integralmente le aspettative formulate dalle autorità polacche”.

Un elemento distintivo che ha contribuito alla decisione riguarda il trasferimento di competenze e il coinvolgimento dell’industria cantieristica nazionale. Le proposte avanzate dalla Svezia si caratterizzavano per ambizioni particolarmente elevate in termini di investimenti nel settore degli armamenti polacco, includendo disposizioni relative all’assistenza tecnica e alle attività di manutenzione. Il viceministro della Difesa Cezary Tomczyk ha quantificato l’impegno finanziario destinato all’industria navale polacca in centinaia di milioni di zloty, ovvero decine di milioni di euro, configurando una partnership strategica di ampia portata tra i due paesi.

LA DIMENSIONE INDUSTRIALE DELL’ACCORDO

Saab ha confermato mediante un comunicato ufficiale che la propria offerta contempla una collaborazione strutturata con l’industria polacca, accompagnata da un significativo trasferimento di conoscenze tecnologiche. I media polacchi sottolineano come tale elemento costituisca “il fondamento di una partnership strategica bilaterale destinata a consolidarsi nel tempo”. Tuttavia, i dettagli specifici relativi all’ampiezza e alla natura di questa cooperazione industriale non sono stati ancora divulgati e verranno definiti durante le fasi negoziali successive.

Le autorità polacche hanno comunicato l’intenzione di perfezionare un accordo intergovernativo con Stoccolma nell’arco di poche settimane. Il valore economico complessivo dell’operazione rimane al momento riservato.

CARATTERISTICHE TECNICHE DEL PROGRAMMA

Una delle carte vincenti della proposta svedese è stata dunque la familiarità dei navigli svedesi alle caratteristiche del Mar Baltico. Il modello A26 della classe Blekinge, definito dal costruttore come il sommergibile più avanzato attualmente disponibile, è stato progettato specificamente per condurre operazioni in tali acque. Sempre secondo la nota dell’azienda, le sue caratteristiche tecniche includono sistemi di occultamento sofisticati, ideati per garantire difficoltà rilevanti nell’individuazione dell’unità nelle acque poco profonde tipiche di questo bacino marino. Le capacità operative comprendono la protezione di infrastrutture sottomarine di importanza critica, quali cavi di comunicazione e condotte energetiche. Nonostante l’orientamento prevalente verso il teatro baltico, il ministro Kosiniak-Kamysz ha evidenziato che “i nuovi sommergibili possederanno capacità operative estese a differenti contesti marittimi”.

Lo sviluppo dell’A26 ha attraversato una fase complessa, caratterizzata da ritardi ripetuti e incrementi dei costi rispetto alle previsioni iniziali. Le forze armate svedesi hanno commissionato due di queste unità nel 2015, con consegne originariamente programmate tra il 2022 e il 2024. Tale calendario ha subito continue modifiche e attualmente la consegna è attesa tra il 2031 e il 2033. Per quanto concerne le unità destinate alla Polonia, non è stata ancora stabilita una tempistica precisa di consegna.

L’ATTUALE FLOTTA SUBACQUEA POLACCA

La flotta subacquea polacca si compone attualmente del solo sommergibile Orzeł, costruito nel 1986 e riconosciuto come l’unità sovietica di classe Kilo più antica ancora operativa a livello mondiale. L’imbarcazione è soggetta a malfunzionamenti frequenti che ne compromettono l’affidabilità operativa.

La decisione del governo di Tusk rafforza il progressivo orientamento strategico di Varsavia verso la dimensione baltica, accompagnato dall’intensificazione delle relazioni con gli Stati rivieraschi e i paesi nordici. Nel 2024, Polonia e Svezia hanno sottoscritto un accordo di partenariato strategico concernente la difesa e le relazioni economiche. Quest’anno, la Svezia ha acquisito dal produttore polacco sistemi di difesa aerea portatili Piorun per un valore complessivo di 274 milioni di euro, testimoniando la reciprocità della cooperazione industriale nel settore della difesa tra i due paesi.

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