Trimestre da record per Alphabet, la casa madre di Google, che per la prima volta nella sua storia supera la soglia dei 100 miliardi di dollari di ricavi.
“È stato un trimestre eccezionale: abbiamo raggiunto il nostro primo trimestre da 100 miliardi di dollari e una crescita a due cifre in tutti i principali settori del business”, ha commentato l’ad Sundar Pichai.
Ma dietro ai numeri brillanti del terzo trimestre si nasconde anche una corsa agli investimenti che mette sotto pressione i margini e solleva più di una domanda sul futuro ritorno di cassa.
Come precisa Finimize, “i suoi piani di spesa record per le infrastrutture – fino a 93 miliardi di dollari – probabilmente faranno riflettere gli investitori. Non subito, però: hanno fatto salire il titolo del 7%”.
Tutti i dettagli.
I CONTI SUPERIORI ALLE ATTESE
Alphabet ha superato le aspettative di Wall Street, registrando un fatturato di 102,35 miliardi di dollari, in crescita del 16% su base annua e ben oltre le attese di Wall Street (99,89 miliardi di dollari stimati).
Il gruppo ha archiviato il trimestre con un utile per azione rettificato di 3,10 dollari, nettamente oltre i 2,33 dollari previsti. L’utile netto è salito a 34,97 miliardi (2,87 dollari per azione) dai 26,3 miliardi dell’anno precedente, nonostante una multa da 3,45 miliardi imposta dall’Ue per pratiche anticoncorrenziali.
CRESCE GOOGLE CLOUD
L’unità cloud di Google, che ospita i suoi servizi di intelligenza artificiale, ha registrato una solida crescita e un portafoglio clienti di 155 miliardi di dollari, ha spiegato Pichai. Il fatturato cloud si attesta a 15,15 miliardi di dollari, con un aumento del 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, superando le stime e trainata dalla forte domanda di soluzioni AI da parte di colossi come Meta, Anthropic e OpenAI. “Abbiamo firmato più accordi da oltre un miliardo di dollari nei primi nove mesi del 2024 rispetto ai due anni precedenti combinati,” ha sottolineato Pichai.
L’unità continua a colmare il divario con i rivali più grandi Microsoft Azure e Amazon Web Services, supportata dalla forte adozione di Vertex AI e dei suoi chip di intelligenza artificiale personalizzati chiamati Tensor Processing Unit, spiega Reuters.
Secondo il ceo, oltre il 70% dei clienti cloud utilizza già prodotti di intelligenza artificiale, e l’app Gemini ha raggiunto 650 milioni di utenti mensili, in netto aumento rispetto ai 450 milioni del trimestre precedente.
LA SPINTA COSTOSA DEL CLOUD E DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Il colosso di Mountain View continua però a investire massicciamente in data center, chip AI e infrastrutture cloud: le spese in conto capitale sono previste tra 91 e 93 miliardi di dollari per l’intero anno, rispetto agli 85 miliardi di dollari precedenti, con un’ulteriore accelerazione nel 2026. “Guardando al 2026, prevediamo un aumento significativo delle spese in conto capitale e forniremo maggiori dettagli nella nostra conference call sui risultati del quarto trimestre”, ha dichiarato il responsabile finanziario Anat Ashkenazi durante la conference call con gli investitori. All’inizio di quest’anno, l’azienda ha aumentato le sue previsioni di spesa in conto capitale da 75 a 85 miliardi di dollari. La maggior parte di questa cifra è destinata a infrastrutture tecniche come i data center, ricorda Cnbc.
Una strategia che entusiasma i mercati sul breve – le azioni Alphabet sono salite del 5% nel dopo mercato e del 45% da inizio anno – ma che lascia aperti interrogativi sulla sostenibilità dei margini nel lungo periodo. Gli analisti di JPMorgan hanno notato che Alphabet è il secondo miglior titolo della “Magnificent Seven” nel 2025, ma chiedono più chiarezza su quando le spese record inizieranno a trasformarsi in flussi di cassa tangibili, riporta Quartz.
IL DOMINIO DELLA PUBBLICITÀ
Il business pubblicitario resta il motore di Alphabet, anche se la crescita non è più esplosiva come un tempo. I ricavi da Search e YouTube hanno raggiunto 56,6 miliardi di dollari, in aumento del 15% rispetto all’anno precedente, superando le attese e beneficiando dei miglioramenti basati sull’intelligenza artificiale.
Complessivamente, il comparto advertising ha generato 74,2 miliardi, contro i 65,8 miliardi dello stesso periodo del 2024.
LE ALTRE SCOMMESSE (IN PERDITA)
La sezione “Other Bets”, che include le attività di Waymo (auto a guida autonoma) e Verily (biotech), ha registrato ricavi per 344 milioni di dollari, in calo rispetto ai 388 milioni di un anno fa, con una perdita operativa di 1,4 miliardi.






