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Chi sono gli influencer finanziari stangati dall’Antitrust

Il Garante del mercato ha sanzionato Big Luca e Michele Leka perché promuovevano strategie per ottenere alti guadagni senza chiarire la natura pubblicitaria delle comunicazioni diffuse. Mentre per altri influencer finanziari...

Stretta e sanzioni per gli influencer finanziari.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha chiuso le istruttorie nei confronti degli influencer Luca Marani (cercandolo sul Web il primo contenuto che viene restituito è sponsorizzato, curato da tal Prima pagina Italia ma non si sa bene perché presente sul sito dell’Ansa: “Luca Marani e il suo Protocollo Matrice trasformano le passioni in opportunità di business – Un metodo rivoluzionario per rendere i propri interessi spendibili sul mercato: Protocollo Matrice aiuta i professionisti di ogni settore a creare imprese strutturate e a generare guadagni stabili. Ecco come, Luca Marani, un giovane di Reggio Emilia sta cambiando radicalmente il modo di fare soldi sul web“, il secondo è un lancio di AskaNews ripreso dal Sole24Ore), Alessandro Berton (qui il contenuto sponsorizzato è stato pubblicato su AskaNews e recita: “La rivoluzione digitale di Alessandro Berton – Con l’ausilio dell’intelligenza artificiale“), Hamza Mourai (noto come cripto-influencer), Davide Caiazzo (che si autodefinisce “l’imprenditore più seguito su LinkedIn” e nella propria bio scrive “Il mio obiettivo è aiutare gli altri, sempre e comunque”), Luca De Stefani e Michele Leka. Nei riguardi dei primi quattro i procedimenti sono stati chiusi, come si dettaglierà a breve, con impegni, mentre De Stefani e Leka sono stati sanzionati complessivamente per 65 mila euro.

La pagina di Luca Marani sul sito di Ansa

LA VICENDA

Le istruttorie erano state avviate a luglio 2024 perché “gli influencer” spesso ossequiati dai media tradizionali “pubblicavano sistematicamente, su piattaforme social e siti internet, foto e/o video in cui venivano offerti consigli a pagamento per ottenere ‘importanti guadagni facili e sicuri’, sulla falsariga del modello vincente da loro incarnato, senza peraltro utilizzare alcuna dicitura di advertisement per informare i consumatori della natura pubblicitaria dei contenuti diffusi”. Inoltre, viene sottolineato dall’Agcm, non venivano “evidenziati adeguatamente elementi rilevanti per le decisioni di acquisto come il costo dei beni e/o dei servizi offerti”.

La pagina di AskaNews dedicata ad Alessandro Berton

LA BIG SANZIONE A BIG LUCA

Nel caso di Luca De Stefani (che sul Web è meglio noto come Big Luca, autore del libro “Big Luca senza pudore: Come sono collassato a 12 anni e diventato milionario a 25), l’Autorità ha accertato due pratiche commerciali scorrette e ha comminato una sanzione di 60 mila euro. La prima condotta consiste “nel promuovere enfaticamente, in Rete, guadagni facili e sicuri anche ricorrendo ad affermazioni ed endorsement – questi ultimi da parte di brand, testate giornalistiche, reti e programmi televisivi – non immediatamente verificabili, senza, peraltro utilizzare, nelle comunicazioni commerciali, alcuna dicitura di advertisement e senza evidenziare adeguatamente elementi rilevanti per le decisioni di acquisto”.

La seconda pratica consiste invece nel “vantare, sempre nell’ambito delle comunicazioni commerciali – accusa l’Autorità -, una popolarità falsata dalla presenza di follower non autentici sul profilo Instagram utilizzato e di testimonianze e recensioni esclusivamente positive e non immediatamente verificabili”.

Spesso gli influencer attenzionati dall’Agcm sono rimbalzati sulle pagine dei media tradizionali

SANZIONATO ANCHE MICHELE LEKA

Per Michele Leka che, a dispetto della popolarità ricercata sui social lascia dietro di sé pochissime informazioni biografiche nel web (i media ne parlano come ‘trader’) l’Antitrust ha accertato una pratica commerciale scorretta, con sanzione di 5.000 euro, “consistente nel pubblicare foto e video sulla piattaforma social TikTok per offrire indicazioni e consigli di facile attuazione così da ottenere significativi risultati economici”.

GLI ALTRI INFLUENCER DOVRANNO RIGARE DRITTO

L’Autorità ha invece chiuso i procedimenti nei confronti di Marani, Berton, Mourai e Caiazzo senza accertare le infrazioni ma accettando dagli influencer alcuni impegni tra cui quello di rimuovere le espressioni che enfatizzano guadagni facili o privi di rischi da tutti i canali social e siti internet utilizzati. Inoltre i quattro presunti guru si sono impegnati a inserire disclaimer pubblicitari; a rimuovere dai propri profili social follower non autentici e a monitorarli con strumenti idonei e ad adeguare la compliance dell’attività svolta online alla normativa consumeristica.

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