ZAN-ZAN AL DDL ZAN
«Era ovvio che finisse così, il Pd non ha voluto dare retta a me, unico gay dichiarato in Senato, ed è andato avanti sulla linea “o tutto o niente” con questo bel risultato». (Tommaso Cerno, senatore)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 28, 2021
Ddl Zan. Si aspettava un vantaggio di voti così significativo?
"Loro, semmai, avrebbero dovuto aspettarselo. E invece hanno fatto come quello che si aspetta di avere il paracadute e invece ha preso uno zaino".
(Roberto Calderoli, vicepresidente leghista del Senato)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 28, 2021
"Il ddl Zan? Una legge scritta abbastanza con i piedi". (Maria Teresa Meli, Corriere della Sera, a Omnibus)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 28, 2021
"Franchi tiratori, ma anche l’asse Renzi-Salvini: il voto che ha affossato il ddl Zan al Senato è la prova per l’elezione del nuovo capo dello Stato". (Fatto Quotidiano)
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"Legge Zan, a cosa serve il Pd se perde le battaglie più importanti?". (Stefano Feltri, direttore di Domani)
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"Non capisco questa ambizione di vietare l'odio per legge. Sarebbe come vietare per legge l'invidia o la viltà, cioè la natura umana". (Mattia Feltri sul ddl Zan)
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I TRUCCHI NON TRUCCANO
Industria cosmetica, ripartenza trainata dalle esportazioni (+14%). Il fatturato 2021 a quota 11,7 miliardi (+10,4%), nel 2022 livelli pre pandemia. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) October 28, 2021
PANDORATE
Paluani. Il tribunale di Verona ha accolto la richiesta di concordato preventivo. A pesare sui conti dell’azienda la vicenda del Chievo, la squadra di calcio fallita della famiglia Campedelli, e la spallata ai consumi lo scorso Natale legata all’effetto Covid. (Sole 24 ore)
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CONTI COMUNALI
"In Sicilia hanno approvato i bilanci preventivi di quest’anno 152 Comuni su 391; mentre i consuntivi 2020 si fermano a quota 74. In pratica, 239 municipi, il 61% del totale, mostra di non riuscire a chiudere i conti di quest’anno". (Sole 24 Ore)
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QUISQUILIE & PINZILLACCHERE
Come comunicano i comunicatori… Gulp, direi stragulphttps://t.co/ivVswn6T58
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IL COMMENTO DI MATTIA FELTRI (tratto da La Stampa):
Sono una brutta persona, lo so, ma lo spettacolo tardo pomeridiano di destra contro sinistra – dopo la tumulazione del ddl Zan contro l’omofobia – mi pare lo spettacolo del trionfo globale, delle bandierine che sono state piantate dove dovevano essere piantate per segnalare a vista d’occhio la distanza dal maledetto avversario.
Sono una brutta persona e al primo sì, al secondo pure, ma al terzo, al quarto e al quinto che ha scritto della possibilità rimasta intatta di picchiare, aggredire o insultare gli omosessuali – e parlo di parlamentari, giornalisti e intellettualità varia – non mi posso trattenere. No, picchiare, aggredire e insultare è vietato, pure senza ddl Zan e indipendentemente dalle inclinazioni sessuali del picchiato o dell’aggredito.
Se il picchiato o l’aggredito è tale proprio a causa delle sue inclinazioni sessuali, la punizione è già adesso, pure senza ddl Zan, più severa (mai sentito parlare dei futili e abietti motivi?). Si voleva soltanto introdurre punizioni ancora più severe delle punizioni già più severe: potrà piacere, ma è tutto un altro discorso.
Però il punto è un altro: sono una brutta persona e proprio non capisco questa ambizione di vietare l’odio per legge (odiare non è un diritto, dicevano gli striscioni). Sarebbe come vietare per legge l’invidia o la viltà, cioè la natura umana. E infatti vorrei dire a chi ieri – anche lì, parlamentari, giornalisti e intellettualità varia – ha definito vigliacchi, miserabili, incivili, ignobili, orribili, retrogradi e vomitevoli gli avversari del ddl Zan, ecco, vorrei dirgli di tenerselo stretto il diritto all’odio.