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Libia

Cosa significa la ripresa dei voli aerei tra Italia e Libia

L'Italia ha rimosso il bando ai voli libici nello spazio aereo italiano: riprendono così, dopo dieci anni, i voli diretti da e per la Libia.

 

Riprendono dopo dieci anni di bando i voli diretti da e per la Libia. È questa la decisione presa domenica dalla premier Giorgia Meloni che ha fatto parlare i libici di una svolta benefica per un Paese che per lunghi anni è stato collegato solo con un pugno di nazioni del Medio Oriente.

L’annuncio

È stata Giorgia Meloni a informare la sua controparte libica, il premier del Governo di Unità Nazionale di Tripoli Abdulhamid Dabaiba, della decisione di Roma di rimuovere il bando ai voli libici nello spazio aereo italiano varato dieci anni fa quando il Paese nordafricano era più che mai in preda al caos.

 

Dabaiba si è subito precipitato su Twitter salutando la notizia – che nel frattempo veniva battuta da Reuters e da Associated Press – come una “svolta” per la Libia.

“Il governo italiano – sono state le parole del premier libico riportate da Agenzia Nova – ci ha informato della sua decisione di rimuovere il bando sul transito aereo imposto dieci anni fa sull’aviazione civile libica … Ringrazio il Primo ministro Giorgia Meloni e apprezzo gli sforzi fatti dal settore dei trasporti, dall’apposita commissione e da tutti coloro i quali hanno contribuito a questa svolta che agevolerà il movimento dei nostri cittadini”.

Secondo la decisione presa dai due governi, i voli diretti da e per l’Italia riprenderanno a partire da settembre e saranno gestiti da due compagnie, una italiana e una libica. Non è stato tuttavia precisato quali specifici aeroporti saranno coinvolti.

A partire da settembre in ogni caso il Bel Paese si aggiungerà al magro elenco delle destinazioni raggiungibili via aerea dalla Libia (Egitto, Giordania, Sudan, Tunisia e Turchia).

La riunione a Tripoli col presidente Enac

La decisione del governo italiano, precisa Agenzia Nova, arriva dopo mesi di intensificata cooperazione tra le autorità dei trasporti italiana e quella libica, che ha fornito i dati sul traffico aereo negli aeroporti del Paese.

Ma a segnare la svolta è stata soprattutto la riunione di domenica a Tripoli tra il Presidente Enac Pierluigi Di Palma, il Presidente dell’Autorità dell’aviazione civile libica Mohamed Shlebik, il Ministro di stato libico Walid al Lafi e l’ambasciatore italiano Gianluca Alberini.

I dettagli e due foto del meeting sono stati diffusi dal profilo Twitter dell’ambasciata italiana in Libia, la quale ha fatto sapere che i partecipanti “hanno discusso insieme la prossima ripartenza dei voli diretti e il rafforzamento della collaborazione. Viene confermata una stretta partnership italo-libica sul dossier dell’aviazione civile.

Pietra miliare verso la normalizzazione?

Tutto sembra indicare, dunque, la prossima fine dell’isolamento della Libia, in uno sviluppo che riflette anche l’ottimismo sul dialogo intralibico dopo il raggiungimento di un’intesa sul processo elettorale che dovrà portare all’insediamento di un nuovo Parlamento e di un nuovo Presidente.

Anche se è presto per cantare vittoria, considerato che non sono pochi gli ostacoli da superare nel processo di normalizzazione di un Paese spaccato come la Libia, la decisione del governo italiano vale senz’altro come incoraggiamento a spingere in quella direzione.

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