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De Luca

Perché Vincenzo De Luca bistratta il Pd di Schlein e Bonaccini?

Cosa succede nella maggioranza di governo e cosa si dice nelle opposizioni. Mentre De Luca torna a criticare duramente la segreteria del Pd... La nota di Paola Sacchi

Se Giorgia Meloni celebra il primo compleanno del suo governo dicendosi “fiera” anche di sé stessa, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe, dalle parti delle opposizioni non si intravede dopo un anno dalla sconfitta neppure l’embrione di un vero schieramento alternativo. Mentre continuano commenti e retroscena sui fuorionda di Striscia la notizia e sulla scelta del premier, reduce dalla trasferta a Il Cairo e Tel Aviv, di inviare ai festeggiamenti di FdI un videomessaggio (“Sono un essere umano anche io”), Meloni, rimasta ieri con sua figlia, attacca: “La cattiveria verso di noi ha toccato vette mai viste prima”.

Evidente anche il riferimento alla sua vicenda privata finita sotto tutti i riflettori, con l’addio pubblico, con un post, al suo ex compagno, il giornalista Andrea Giambruno. Meloni rivendica il lavoro “a testa alta, senza compromessi, per far vincere l’Italia del merito, protagonista nel mondo, per aiutare l’economia”. Il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, ministro delle Infrastrutture- Trasporti, ricorda in un video il lavoro “per far vincere l’Italia dei si”, ribadisce che il governo “durerà 5 anni”, e va oltre: “Governeremo per 10 anni”.

Al di là degli auspici della maggioranza, è un fatto che ieri dalle opposizioni non ci sia stato un bilancio dell’anniversario del primo anno dopo la sconfitta. Solo, e non poteva che essere altrimenti, voci sparse di protesta. La bocciatura senza se e senza ma del governo viene da Giuseppe Conte, ex premier e leader dei Cinque Stelle, quasi con toni apocalittici. La segretaria del Pd, Elly Schlein, al congresso nel fine settimana dei giovani socialisti spagnoli ha definito il governo “populista e di estrema destra”.

Tra Conte e Schlein in vista delle Europee sembra ormai una gara a chi alza di più i toni. Conte la batte al rialzo. E che con il governo Meloni tutto sia peggiorato, seppur con toni più moderati, lo dice anche l’ex premier e leader di Iv Matteo Renzi, alle prese con un complicato divorzio ma forse anche non divorzio con Carlo Calenda, leader di Azione. Quest’ultimo è l’unico a dire seccamente: “È un anno che abbiamo perso”.

Una situazione di sfilacciamento in quello che dovrebbe essere il fronte alternativo che fa ancora di più risaltare le forti e anche colorite , secondo il suo stile, critiche politiche al Pd da parte del governatore campano Vincenzo De Luca. A Il Corriere della sera e in una intervista a Fabio Fazio in tv sul “Nove” attacca a testa bassa: “Nel Pd ci sono anime morte, più mi si avvicinano, più mi fanno perdere voti”. Poi, pur non risparmiando accuse al governo: “Il Pd ha raccolto il peggio del Pci e della Dc. Più che un partito è una confederazione di correnti”.

De Luca, che ha scritto un libro dal titolo Nonostante il Pd (Piemme), fa soprattutto una critica politica di fondo: quella di non avere una linea riformista. L’accusa e di non essersi occupati di “sicurezza”, di “imprese”, temi lasciati al centrodestra, di aver affrontato soprattutto i diritti civili e “in modo ideologico”. Oltre a Schlein, De Luca non risparmia critiche anche al presidente Stefano Bonaccini, suo collega alla guida dell’Emilia Romagna.

Si stenta a intravedere anche l’embrione di uno schieramento alternativo. E queste Europee del prossimo anno, precedute anche da alcune importanti elezioni regionali, probabilmente saranno quelle che avranno maggiori riflessi politici interni soprattutto per il centrosinistra. Ma sarà inevitabilmente un test anche per gli equilibri politici interni al centrodestra.

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