skip to Main Content

Radio

Vi racconto le mosse economiche degli Usa anti Covid-19. Parla Feltri (ProMarket)

Il “Senno di Po”, l’audio-blog di Ruggero Po, con Stefano Feltri, direttore del blog ProMarket.org del Centro Stigler dell'Università di Chicago "Booth School of Business"

Il “Senno di Po”, l’audio-blog di Ruggero Po, con Stefano Feltri, direttore del blog ProMarket.org del Centro Stigler dell’Università di Chicago “Booth School of Business” e editorialista del Fatto Quotidiano

 

“Pensiamo che l’Italia sia l’area più comparabile agli Stati Uniti, in questo momento”. A dirlo è stato il vicepresidente statunitense, Mike Pence, intervistato dalla Cnn sull’emergenza coronavirus. “Il nostro messaggio di ieri e per i prossimi 30 giorni è che il futuro è nelle nostre mani”, ha dichiarato.

Anche il governatore della Florida, il repubblicano Ron DeSantis, cede e firma l’ordine ‘stay home’ per rallentare la diffusione del coronavirus. A convincerlo il crescente numero di casi (circa 8.000, di cui oltre mille ieri) e una telefonata di Donald Trump, per il quale la Florida è uno degli Stati in bilico su cui si gioca la sua rielezione. Finora gli Stati Usa che hanno ordinato ai loro cittadini di restare a casa sono 37, Georgia e Mississippi tra gli ultimi. Il Texas, con i suoi 28 milioni di abitanti e i suoi 4.000 casi, resta lo Stato più grande senza un provvedimento del genere. Il governatore Greg Abbott ha preferito lasciare alle autorità locali la decisione sulle restrizioni da prendere.

Le misure di lockdown dovrebbero durare almeno 44 giorni per essere efficaci. Lo hanno calcolato gli esperti della University of Southern California in uno studio pubblicato sulla rivista Ssrn basato sulle curve epidemiche di 36 paesi e 50 stati Usa. Gli autori hanno analizzato la diffusione della malattia nei diversi contesti, concentrandosi sul tasso di crescita quotidiana e sul tasso di raddoppio del numero dei casi. Secondo il modello elaborato, una volta che le misure più aggressive sono in campo servono almeno tre settimane per raggiungere una crescita dei casi inferiore al 10% e un tempo di raddoppio di sette giorni, un mese per avere una crescita dell’1% e un tempo di raddoppio di 70 giorni, mentre al quarantacinquesimo giorno la crescita è dello 0,1% e il raddoppio è in 700 giorni, con l’infezione che quindi ormai è contenuta. “Ogni rallentamento dell’epidemia è stato raggiunto finora solo con interventi aggressivi. Tuttavia anche le misure più forti non danno risultati immediati. Questo tipo di indicatori – commentano gli autori – possono dare ai decisori degli obiettivi chiari da perseguire nella pandemia”.

GLI STATI UNITI ALLE PRESE CON LA COVID-19. IL TACCUINO QUOTIDIANO DI MARCO ORIOLES PER START MAGAZINE

Back To Top