Skip to content

Vi racconto il fenomeno Simenon

"L'affaire Simenon" di Tiziano Fratus riletto da Tullio Fazzolari

Si racconta che Georges Simenon era capace di scrivere fino a ottanta pagine al giorno. E c’è da credere che il numero sia verosimile. Soltanto così si può spiegare la monumentale produzione letteraria del grande scrittore belga. Tra romanzi e racconti sono ben 450 titoli. E di questi quelli che hanno come protagonista il celebre commissario Maigret sono solo, si fa per dire, un centinaio. Ma, oltre a essere prolifico, Simenon ha riscosso un successo planetario. Tradotte in una cinquantina di lingue le sue opere hanno venduto 700 milioni di copie e la cifra continua ad aumentare ogni anno. Completano il quadro circa venti film tratti dai suoi libri e interpretati da attori come Jean Gabin o Brigitte Bardot e almeno un centinaio di sceneggiati radiofonici e televisivi tra cui restano famosi quelli prodotti dalla RAI con protagonista Gino Cervi.

Cifre alla mano, Simenon è stato un fenomeno senza eguali e forse irripetibile. Malgrado gli sforzi non viene in mente un altro scrittore che sia stato in grado di conciliare qualità e quantità. E per orientarsi nel mare magnum della sua produzione è praticamente indispensabile leggere “L’affaire Simenon. Tutto quello che dovreste sapere sul padre di Maigret e sulla sua opera sterminata” di Tiziano Fratus (Solferino, 480 pagine, 22,90 euro). E come promette il sottotitolo ogni curiosità sarà soddisfatta perché il libro non è il solito e banale saggio letterario. Tiziano Fratus è uno scrittore e poeta famoso soprattutto per le sue opere dedicate agli alberi. Ma Simenon è una sua grande passione e con una scelta felice ha deciso di raccontarlo con lo stesso rigore e la stessa meticolosità con cui uno studioso di botanica compila le sue relazioni. E infatti “L’affaire Simenon” contiene assolutamente tutto.

C’è ovviamente la biografia dello scrittore in cui, oltre alle sue vicende personali e familiari, hanno un peso rilevante i suoi numerosi trasferimenti: dal Belgio dov’è nato nel 1903 alla Francia, da New York all’Arizona fino alla decisione di stabilirsi in Svizzera. Si conosce meglio la personalità di Simenon che potrebbe essere tranquillamente il protagonista di un suo romanzo: fuma la pipa come Maigret ma è assai meno morigerato, non beve solo birra ed è un impenitente dongiovanni. Il che non gli impedisce affatto di scrivere a getto continuo. E della sua immensa produzione letteraria Fratus descrive trame, genesi e sviluppi. Nessun dettaglio viene tralasciato. Si scopre in quali mesi è ambientato ciascun romanzo di Maigret. O chi sono stati i suoi editori. Ma l’aspetto che piace sottolineare è che “L’affaire Simenon” di fatto stimola a leggere anche i capolavori dello scrittore che non rientrano nella saga di Maigret. “La neve è sporca”, “Il porto delle nebbie”, “L’uomo che guardava passare i treni” o “Tre camere a Manhattan” sono solo alcuni dei tanti titoli che attirano l’attenzione. E se un libro come quello di Tiziano Fratus spinge a leggere altri libri vuol dire che è un libro ben riuscito.

Torna su