Quali effetti sta determinando la transizione energetica in relazione alla produzione di auto elettrica?
Secondo Eric Olander, giornalista e co-founder of the China Africa Project (CAP), “le aziende automobilistiche hanno prodotto poco meno di 400.000 veicoli il mese scorso, in aumento del 133% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e quasi del 10% rispetto a settembre, secondo i nuovi dati dell’Associazione cinese dei costruttori automobilistici”.
Nonostante la pandemia attuale, le vendite di veicoli elettrici – secondo le analisi del China Africa Project -sarebbero aumentate di quasi 177%.
Un aumento certamente rilevante ci sarà anche in Europa. Infatti Deloitte prevede un considerevole aumento di vendite di veicoli elettrici che arriveranno a 31 milioni di auto entro la fine del decennio.
Ebbene, questo aumento non farà altro che avvantaggiare la Cina, che ha quasi il totale controllo del cobalto nella RDC (stiamo parlando del 70% di cobalto nella RDC secondo Olander). Ma il controllo del cobalto trasformato arriva sino al 67%, ed è questo l’elemento fondamentale che permette alle industrie di produrre i veicoli elettrici.
Paradossalmente, quindi, la green economy sta avvantaggiando la Cina.
Proprio per questa ragione, alcune nazioni stanno cercando di rendersi autosufficiente e non dipendere più dalla Cina.
Secondo Olander “la società australiana EV Metals Group sta progettando di investire 3 miliardi di dollari per costruire impianti, inizialmente per la lavorazione di minerali come litio e nichel in Arabia Saudita.” Anche il Marocco si sta muovendo in modo autonomo grazie alla Mining Consultants di Casablanca, diretta da Yassine Belkabir.
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