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Arnese

Girotondo di esperti su Vaticano e ddl Zan. Rassegna stampa in pillole

Fatti, nomi, numeri, curiosità e polemiche su Vaticano e ddl Zan. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Start

 

L’OK DEL PAPA ALLA NOTA DI GALLAGHER

 

PERCHE’ IL VATICANO BORBOTTA SUL DDL ZAN

 

CHIESA PROGRESSISTA?

 

LE DIFFERENTI VERSIONI DI CORSERA E REPUBBLICA

 

SPADARO ATTAPIRATO?

 

I DELUSI DA PAPA FRANCESCO

 

LE CRITICHE DI MELLONI E MARGIOTTA BROGLIO ALLA MOSSA DEL VATICANO

 

L’ANALISI DI MIRABELLI PRO VATICANO

 

IL RUOLO DELLA CEI

 

IL TEOLOGO E I GAY

 

LA DISUNIONE EUROPEA SUI MIGRANTI

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ESTRATTO DI UN ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA SULLA NOTA DELLA SEGRETERIA DI STATO VATICANA:

La segreteria di Stato vaticana «auspica che la parte italiana possa tenere in debita considerazione le argomentazioni e trovare così una diversa modulazione del testo continuando a garantire il rispetto dei Patti lateranensi». Eccolo il passaggio chiave della nota verbale consegnata dal cardinale Paul Richard Gallagher il 17 giugno e subito tramessa dall’ambasciatore italiano presso la Santa Sede Pietro Sebastiani al ministero degli Esteri, a Palazzo Chigi e al Quirinale. Ecco la frase che impegna il governo — la «parte italiana» — a trattare.

Secondo la Santa Sede «alcuni contenuti della proposta legislativa avrebbero l’effetto di incidere negativamente sulle libertà assicurate alla Chiesa e ai suoi fedeli». La norma contestata riguarda la mancata esenzione delle scuole cattoliche dalle attività previste nella Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia. In particolare si stigmatizza «il riferimento alla criminalizzazione delle condotte discriminatorie per motivi fondati sul sesso».

Nella nota verbale c’è un passaggio in cui si sottolinea che «ci sono espressioni della sacra scrittura e della tradizione ecclesiale del magistero autentico del Papa e dei vescovi, che considerano la differenza sessuale secondo una prospettiva antropologica che la Chiesa cattolica non ritiene disponibile perché derivata dalla stessa rivelazione divina». Proprio sulla base di questa considerazione si sollecita la revisione del ddl Zan. Da qui si dovrà adesso ripartire per sbrogliare la matassa di una legge che aveva già evidenziato profonde divisioni tra i partiti della maggioranza. Una moral suasion da portare avanti con estrema cautela, ma anche con la determinazione di non mettere in discussione gli accordi tra l’Italia e lo Stato Vaticano.

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