NEO CONTIANI
Mastella starebbe organizzando per conto di Conte il drappello dei salvatori del governo – una sorta di Responsabili – insieme ai centristi Tabacci e Rotondi. (Fonte: Repubblica)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 30, 2020
ASTRAZENECA IN CODA
Toni troppo trionfalistici ed errore sulle dosi. Così il vaccino "favorito" (Astrazeneca-Oxford-Irbm) rischia di arrivare in coda. Non prima di fine febbraio. (Fonte: Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 30, 2020
Non vedo più su giornali e tv "prezzemolino" Di Lorenzo della Irbm di Pomezia. Strano.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 29, 2020
VACCINI E RIFFE
«Esco da un webinar dove davano il 40% della popolazione del Piemonte contraria. È un dato elevato di cui tener conto. Allora anziché andare a creare un grande scontento è meglio dire ti diamo 100 euro, un incentivo», dice Maurizio Mori, presidente della Consulta di Bioetica
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 30, 2020
MEDICI IN ATTESA
Ma se è un primario a non vaccinarsi?
«La norma imporrebbe al datore di lavoro l’allontanamento temporaneo del dipendente a rischio per sé o per gli altri in caso di inidoneità», risponde Giuseppe Ippolito, direttore scientifico Spallanzani.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 30, 2020
MEDICI IN BILICO
Sospensione per chi non si vaccina?
«Il Testo Unico per la Sicurezza sul lavoro impone al datore di lavoro la valutazione del rischio per l’operatore e per gli altri e l’allontanamento temporaneo in caso di inidoneità alla mansione». (Ippolito, Spallanzani)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 30, 2020
METODI SPAGNOLI
"Ci sarà un semplice registro delle persone alle quali il vaccino è stato offerto, ma che lo hanno rifiutato per varie ragioni. Il documento non sarà reso pubblico e sarà compilato tenendo conto della privacy", ha detto il ministro spagnolo della Sanità, Salvador Illa.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 30, 2020
RECORD ISRAELE
Mezzo milione di vaccinati in meno di 10 giorni, un israeliano su 20. Israele è primo Stato al mondo per dosi somministrate pro capite e spera di aver inoculato entro la fine di marzo i 2/3 della popolazione. (Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 30, 2020
MODE
CARDIN
"Alto, biondo, occhi azzurri. Quasi sempre in blazer, spesso senza cravatta, ma immancabile il fazzoletto nel taschino. Era omosessuale, dichiarato, legato al suo assistente Andre Olivier, ma aveva un innamoramento idealizzato per Jeanne Moreau" (Paola Pollo, Corsera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 30, 2020
INDUBBIAMENTE
Secondo il quotidiano online https://t.co/zw1vwyhsBG, il conduttore di "Non è l’Arena" (La7) è «indubbiamente in cima alla lista dei giornalisti più spregiudicati, arditi, kamikaze e/o “impertinenti” del 2020».
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 30, 2020
+++
VACCINI, CHE COSA SUCCEDE AD ASTRAZENECA?
(estratto da un articolo del Corriere della Sera)
Ma cosa è realmente accaduto al vaccino Astrazeneca? È possibile che una corazzata industriale del calibro di AstraZeneca, affiancata da uno dei laboratori al top della ricerca come quello londinese, abbia combinato questo pasticcio? Si, è possibile.
Tutto è cominciato con l’annuncio di risultati che hanno dato una risposta non omogenea: il 62% dell’efficacia ottenuta con la somministrazione di due dosi e il 90% con la somministrazione di una prima mezza dose più una seconda dose intera. Il vicepresidente della sezione ricerca biomedica Mene Pangalos usò il termine di «serendipity», che tradotto in italiano significa «scoperta per caso». Era stato commesso uno sbaglio di dosaggio, emerso nel corso delle centinaia di controlli cui i vaccini vengono sottoposti, molto più numerosi che con un normale farmaco, e denunciato subito alle autorità regolatorie.
Nel riempire le fiale destinate alla sperimentazione clinica in Gran Bretagna i preparatori di Oxford avevano utilizzato una concentrazione dimezzata del principio attivo. Nei documenti visionati da Reuters si parla di «potency miscalculation». Non solo. Gli inglesi hanno cercato di scaricare la responsabilità sull’istituto biotecnologico con sede a Pomezia che, forte dell’esperienza nel campo, aveva invece valutato con specifiche tecniche molecolari quale dovesse essere la giusta diluizione. Successivamente il ceo di AstraZeneca, il francese Pascal Soriot ci ha messo del suo, a livello di confusione, con una serie di annunci trionfalistici cui non sono seguiti fatti concreti. Ema ha appena fatto sapere che per gennaio questo vaccino dovremo scordarcelo.