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Londra

Uk, Tories trionfano nella suppletiva di Hartlepool, Johnson sfonda nuovamente il Red Wall

L'articolo di Daniele Meloni

I Tories stravincono l’elezione suppletiva di Hartlepool e sfondano nuovamente nel nord-est dell’Inghilterra, tradizionale feudo Laburista. Il red wall si sta tingendo sempre più di blu e non è bastato al Labour il cambio di leadership con il passaggio da Jeremy Corbyn a Sir Keir Starmer.

I numeri della disfatta nella città costiera della Tees Valley condannano l’opposizione. La candidata Tory, Jill Mortimer, ha vinto con quasi 7mila voti di vantaggio sul rivale laburista. Il travaso dei voti dal Labour ai Conservatori è stato del 16%, il più grande swing nella storia delle suppletive. La percentuale dei voti ha visto prevalere i Tories con il 51% contro il 28% dei Laburisti: oltre 20 punti di distacco in una città che dal 1974 aveva sempre votato a sinistra. Si può chiaramente parlare di trionfo per Boris Johnson, che è stato tre volte in città durante la campagna elettorale.

In attesa di verificare i risultati a Londra, in Galles e in Scozia, il trend nelle comunali in Inghilterra segna un’avanzata dei Tories nelle aree a maggioranza working class e un arretramento generale per Starmer e i suoi. Dal momento in cui è stato nominato leader, l’ex procuratore della Corona sapeva di trovarsi di fronte a un compito impervio. Le prime elezioni come leader dell’Opposizione lo hanno però messo di fronte alla realtà: il Labour non è competitivo. L’onda lunga degli anni di Corbyn si fa ancora sentire, così come l’atteggiamento ambiguo sulla Brexit. Hartlepool, che nel 2016 votò al 70% per l’uscita dall’Ue non si è dimenticata che Sir Keir era favorevole a un secondo referendum, e che il suo candidato nella by-election, il medico Paul Williams, era un remainer della prima ora. Nel 2019 il seggio rimase in mani rosse grazie alla presenza del Brexit Party di Nigel Farage, che con i suoi 11mila voti rese impossibile la vittoria dei Tories. Questa volta i voti di Farage sono passati a Jill Mortimer, contadina, che ha subito messo in chiaro in campagna elettorale che avrebbe usato il suo rapporto politico con il governo e il sindaco della Tees Valley, il Tory Ben Houchen, per migliorare la vita dei suoi concittadini.

Johnson rimpingua la sua maggioranza di un parlamentare: tornano 80 i seggi di vantaggio alla Camera dei Comuni, dopo l’espulsione dal partito di Julian Lewis nella scorsa estate. Una maggioranza confortevole che gli servirà per portare avanti il suo programma elettorale sulla green economy, sulla Global Britain, e, soprattutto, sul riequilibrio tra le varie aree del paese. Promessa da mantenere a tutti i costi quest’ultima se vuole confermare i seggi di un red wall ormai sbriciolatosi.

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