Si fa sempre più evidente il disaccoppiamento tra Africa ed Europa, come dimostrato dal fatto che il summit che si è tenuto giorni fa a Rotterdam – l’African Adaptation Summit – ha visto la presenza del solo primo ministro olandese.
Per quanto riguarda l’Africa erano presenti ben sei capi di stato, tra cui l’attuale presidente dell’Unione africana e il presidente del Senegal Macky Sall, oltre a leader del Ghana, del Gabon, della Repubblica democratica del Congo e dell’Etiopia.
Come si spiega questa scarsa presenza europea? È indubbio che l’Unione europea stia perdendo sempre più influenza in Africa a causa della presenza di Cina, Russia e Turchia. Insomma, l’Unione europea allo stato attuale non è in grado di soddisfare le richieste dell’Africa, dimostrando di non essere un attore globale. Molte promesse di finanziamenti per le infrastrutture ma pochi fatti.
Non a caso il mese scorso il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha dichiarato a un gruppo di leader africani in un evento virtuale che la Cina sta facendo progressi costanti nell’attuazione di tutti gli impegni presi a Dakar (alludiamo al Forum sulla cooperazione Cina-Africa lo scorso anno). Oltre 3 miliardi di dollari sono stati consegnati dai 10 miliardi di dollari di linee di credito promesse alle istituzioni finanziarie africane e quasi 2,5 miliardi di dollari di prestiti sono stati convogliati ai programmi prioritari dell’Africa. Più di 2 miliardi di dollari dei 10 miliardi di dollari di finanziamenti commerciali sono stati stanziati, ha detto Wang.
La Russia e la Cina non hanno difficoltà a comprare i voti di questi paesi africani nelle varie organizzazioni internazionali e soprattutto i paesi africani favoriscono uno spionaggio ampio e capillare in funzione antiamericana. Proprio come durante la Guerra fredda…
Articoli correlati
Le news su Bianca Berlinguer, Bima (Crt), Carrozza, Fassino, Open di Mentana, Palenzona e non solo
Ecco top manager e giornalisti alla corte di Meloni
Ecco come i conti in rosso di Boeing battono le attese
Tutti i sistemi di attacco e difesa aerea di Israele e Iran
