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Ucraina, l’Australia impone nuove sanzioni a Mosca

Il 18 maggio l'Australia ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca. L'articolo di Giuseppe Gagliano

Mercoledì l’Australia ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca che include undici persone e dodici entità che hanno foraggiato la propaganda e la disinformazione nel contesto dell’invasione russa dell’Ucraina.

“Il governo russo sta conducendo una vasta campagna di disinformazione sia in Russia che a livello internazionale. Il presidente (Vladimir) Putin ha attaccato la libertà di espressione e il dissenso in Russia per sopprimere le informazioni sulla sua guerra contro l’Ucraina e sui suoi atroci crimini di guerra”, ha detto il ministero degli Esteri australiano in una dichiarazione.

Le misure saranno applicate contro individui nell’industria dei media russi, che “diffondono le false storie del Cremlino”, così come contro “troll farm” che generano e diffondono disinformazione online al fine di “danneggiare la percezione dell’Ucraina e il suo sostegno internazionale”.

In particolare, le tre entità e quattro persone sanzionate sono legate al gruppo militare privato russo Wagner, che “sostiene i separatisti sostenuti dalla Russia nelle cosiddette Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk”.

Allo stesso modo, le altre due entità sono Industrial-Commercial Private Unitary Enterprise Minotor-Service e OJSC KB Radar-Managing Company of Radar Systems Holding
Queste due compagnie bielorusse sono impegnate nella produzione di sofisticate attrezzature di difesa militare “utilizzate dalle forze armate bielorusse” che, a loro volta, hanno fornito un significativo sostegno strategico alle forze russe”.

Le quattro persone sanzionate sono il ministro ad interim russo delle situazioni di emergenza, Alexander Chupriyan, il primo vice capo del servizio di sicurezza federale, Sergei Korolyov, il primo vice capo di stato maggiore generale delle forze armate, Nikolai Bogdanovsky, e l’ex membro filo-russo del parlamento ucraino, Illia Kiva.

L’Australia ha anche adottato sanzioni separate contro il Movimento Imperiale Russo, un gruppo ultranazionalista “che fornisce formazione di tipo paramilitare attraverso un corso chiamato Partizan” ed è noto, secondo Canberra, per le sue “pareri antisemite, anti-LGBTIQ e anti-ucraino”.

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