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Watergate

Tutti gli scazzi tra Grecia e giornali sui migranti

Che cosa succede in Grecia sui migranti? Il corsivo di Teo Dalavecuras

 

Se i colloqui ateniesi del premier dei Paesi Bassi Mark Rutte con Kyriakos Mitsotakis di ieri l’altro si sono svolti in un’atmosfera di intesa su tutti i principali dossier (pandemia, migrazioni e profughi, cambiamento climatico e Libia) non si può dire altrettanto della successiva conferenza stampa dei due leader, movimentata dall’invettiva di Ingeborg Beugel (una giornalista olandese freelance che vive da molti anni nell’isola di Hydra, a un’ora di navigazione dal Pireo) che si è rivolta a Mitsotakis con queste parole: “Signor Mitsotakis quando la smetterete una buona volta di mentire sui respingimenti, di mentire sui profughi in Grecia? Non offendete per favore l’intelligenza mia e di tutti i giornalisti del mondo perché ci sono moltissime prove”.

Anziché rifugiarsi in qualche battuta o formula diplomatica, Mitsotakis ha scelto di rispondere per le rime alla giornalista: “So che in Olanda usate porre domande molto dirette ai politici. Rispetto totalmente questa cultura. Quel che non accetto sono le offese, qui dentro, alla mia persona e al popolo ellenico. Non intendo accettare che lanciate accuse e altre affermazioni infondate, nel momento in cui questo Paese fronteggia una crisi migratoria senza precedenti e ha salvato centinaia, se non migliaia di uomini in mare”.

“Abbiamo appena soccorso – ha puntualizzato Mitsotakis – 250 persone che rischiavano di annegare a sud di Creta. Capita di farlo quotidianamente. Salviamo uomini in mare e contemporaneamente, certo, impediamo ai natanti provenienti dalla Turchia l’accesso alle nostre acque territoriali, com’è nostro diritto in base ai regolamenti europei, e ci aspettiamo che la guardia costiera turca venga a riprendere e riporti in Turchia queste persone”.

La Beugel si era fatta precedere da un eloquente tweet: “Tra poco compariranno in pubblico il premier greco Mitsotakis e quello olandese Mark Rutte. Entrambi corresponsabili dell’orrore dei respingimenti e dei rifugiati. Potrò fare una domanda: CHE DOMANDA VOLETE CHE FACCIA? QUALCHE IDEA PER FAVORE!”.

Non è la prima volta, peraltro, che la giornalista fa parlare di sé. L’estate scorsa era stata fermata dalle autorità elleniche con l’imputazione di favoreggiamento della permanenza illegale di persona straniera, reato punito con la detenzione fino a 12 mesi e la multa di 5.000 euro, in quanto ospitava un giovane afgano la cui richiesta di asilo era stata respinta. Deferita all’autorità giudiziaria, la Beugel è stata rimessa in libertà in attesa del giudizio, che non ha ancora avuto luogo causa Covid).

Chissà se qualche giornalista freelance è in viaggio verso il confine Polonia-Bielorussia?

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