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Dominio Subacqueo

Tutte le sfide dell’Europa su difesa e sicurezza

Dominio subacqueo ed Europa al centro del numero appena uscito del quadrimestrale Start Magazine. L'editoriale di Pierluigi Mennitti

Sotto la superficie del mare le acque sono ormai agitate da tempo. I conflitti riaffacciatisi in molte regioni del globo sono tracimati nelle profondità marine, trasformatesi negli ultimi decenni in uno spazio sempre più industrializzato, con una crescente densità di attività economiche e infrastrutture. Il nuovo numero del quadrimestrale di Start Magazine si occupa principalmente di questo, del dominio subacqueo.

Alcuni eclatanti casi recenti hanno attirato l’attenzione delle opinioni pubbliche, finora un po’ distratte, sull’importanza di quello spazio che va dalla superficie ai fondali del mare. Nel settembre 2022, sull’onda della guerra di aggressione russa all’Ucraina, un commando su cui ancora si indaga ha danneggiato forse per sempre nel Mar Baltico i due tubi del controverso gasdotto Nord Stream, l’asse portante dell’alleanza energetica fra Russia e Germania. Nell’ottobre 2023 un altro sabotaggio nel Baltico ha lesionato il Balticconnector, il gasdotto inaugurato appena quattro anni fa per trasportare gas dalla Finlandia all’Estonia. E passando all’attualità di queste settimane, il danneggiamento di quattro linee Internet nelle acque del Mar Rosso ha rilanciato l’allarme su un piano di attacco dei ribelli yemeniti Huthi ai cavi digitali sottomarini, mentre è sempre più alta l’allerta della nostra Marina militare che sta guidando in quelle acque la missione europea di difesa delle navi cargo.

Il fondo dei mari è attraversato da infrastrutture energetiche e delle telecomunicazioni, è il luogo in cui coesistono sistemi di sicurezza e risorse minerarie (basti pensare alle sole terre rare fondamentali nella transizione energetica) e in cui si sviluppa quella ormai nota come “economia blu”. È un ambiente strategico, per la cui protezione è necessaria una capacità militare. È la dimensione del dominio subacqueo, per la quale l’Italia una volta tanto prova a incamminarsi per prima e a indicare la strada a partner europei e alleati occidentali.

A La Spezia è nato il Polo nazionale della dimensione subacquea, con l’obiettivo di fare finalmente sistema e radunare in un unico hub il meglio delle intelligenze nazionali: la Marina militare, le teste d’uovo delle fondazioni, i manager delle aziende del settore. La scatola c’è, i buoni propositi pure. Per darle continuità saranno necessarie molte risorse finanziarie, cornici legislative adeguate e una volontà politica stabile, che vada oltre i colori dei futuri governi del Paese.

Il quadrimestrale di Start Magazine affronta l’argomento della dimensione sottomarina attraverso saggi di esperti e interviste ai protagonisti di questa nuova sfida. Dal ministro per le Politiche del mare Nello Musumeci fino ad analisti e studiosi di strategia, geopolitica, logistica, la rivista offre al lettore un primo e ampio strumento di informazione su un tema decisivo per una penisola come l’Italia immersa nel mare.

Ma il numero primaverile è di fatto un’edizione doppia rispetto al solito. Agli articoli che compongono la parte sul dominio sottomarino si affianca un’altrettanto ampia sezione sul futuro dell’Europa, il cui destino è anche legato al voto di milioni di elettori nel prossimo giugno. Tra i diversi argomenti trattati, le urgenti sfide della difesa e della sicurezza militare sono il ponte di collegamento tra le due parti della rivista. La casa europea è un edificio nel quale si alternano contrastanti entusiasmi e delusioni: le speranze di nuove politiche economiche suscitate dai programmi post pandemia e gli affanni competitivi delle nostre aziende, le difese dei diritti (compresi quelli dell’era digitale) e le tendenze autoritarie di Paesi membri emersi solo pochi anni fa dal grande freddo del totalitarismo, le pressioni migratorie e il declino demografico con l’appendice della carenza di manodopera, le aspettative di politiche ambientali che contrastino i cambiamenti climatici e le difficoltà di strategie che diventano impopolari per eccesso di ideologia.

Le prossime elezioni di giugno sono l’occasione giusta per fare anche il punto sullo stato dell’Unione (Europea) attraverso opinioni e punti di vista plurali e originali. Come tradizione di questa rivista, che non propaga certezze, ma semina dubbi e interrogativi.

(qui si può leggere il numero integrale del quadrimestrale Start Magazine)

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