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Tutte le proposte ultra sinistre di Europa Verde e Sinistra Italiana

Cancellare i centri di permanenza per i rimpatri, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, gratuità dell’istruzione dal nido all’università, pensione minima non inferiore a 1.000 euro, legalizzazione della coltivazione della cannabis per uso personale. Sono alcuni dei punti del programma di Sinistra Italiana ed Europa Verde

 

È diviso in 18 capitoli e 110 punti il programma di Europa Verde e Sinistra Italiana per le prossime elezioni politiche. Un vero e proprio manifesto programmatico che, dall’energia, allo smaltimento dei rifiuti, al contrasto alla criminalità organizzata tocca tutti i temi più cari al mondo dell’ambientalismo di sinistra.

PROGRAMMA DI EUROPA VERDE E SINISTRA ITALIANA: CONTRO LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE E IL PRESIDENZIALISMO

Il programma di Europa Verde e Sinistra Italiana è stato presentato in una conferenza stampa dal segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni e dai i due portavoce nazionali di Europa Verde, Eleonora Evi e Angelo Bonelli. “Il punto numero uno del nostro programma è la difesa e attuazione della Costituzione repubblicana e antifascista – si legge sul sito ufficiale dell’Alleanza Verdi-Sinistra italiana -. Rifiutiamo in particolare ogni forma di presidenzialismo, di rottura dell’unità nazionale, di negazione dei principi fondamentali su cui si basa la nostra convivenza civile”. Il programma “mette al centro la giustizia climatica e ambientale e la giustizia sociale, per un’Italia più verde, più giusta e più equa”, dice la co-portavoce nazionale di Europa Verde Eleonora Evi, e che vuole “combattere la disuguaglianza che dilaga e che dia a tutti e tutte pieni diritti di cittadinanza e di libertà” aggiunge il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

ITALIA GREEN E RINNOVABILE

Il primo capitolo “Italia Rinnovabile e Green“, è dedicato alla strategia energetica italiana. Le proposte partono dal no all’energia nucleare (“Il Sole è il più grande “reattore a fusione nucleare” già disponibile per la produzione di energia rinnovabile e fornisce ogni anno 15mila volte l’energia di cui l’umanità ha bisogno”). A questo si aggiunge l’abolizione dei sussidi ai fossili, lo stop esportazione del gas italiano, l’impegno per le rinnovabili e la promulgazione di una legge per il clima entro i primi 100 giorni. Tra le altre proposte spicca la volontà di “trasformare CDP, SACE e Invitalia in Banche per il clima per sostenere, garantire e gestire la transizione” e  portare gli obiettivi 2030 del pacchetto Fit for 55 ad almeno il 50% di penetrazione di rinnovabili e al 45% di risparmio attraverso l’efficienza energetica. L’Italia diventerà più green anche attraverso l’incentivazione della mobilità sostenibile per la quale i Verdi suggeriscono di rimodulare il fondo complementare del Pnrr (30 miliardi di euro) per destinarlo a investimenti sul trasporto pubblico, favorire lo smart working e garantire 10 mesi di trasporto pubblico locale gratuito, tpl e treni regionali gratuiti per gli under 30.

ITALIA A RIFIUTI ZERO NEL PROGRAMMA DI EUROPA VERDE E SINISTRA ITALIANA

“L’Italia a Rifiuti Zero” è l’obiettivo dei verdi in tema di smaltimento e riciclo dei rifiuti. Si suggerisce di premere sull’acceleratore della raccolta differenziata, riciclo e economia circolare e di istituire un piano nazionale rifiuti che consideri la termovalorizzazione solo come soluzione di ultima istanza, nonché politiche per favorire la riduzione dei rifiuti a partire da una progettazione sostenibile.

LA LOTTA AI CRIMINI CONTRO L’AMBIENTE NEL PROGRAMMA DI EUROPA VERDE E SINISTRA ITALIANA

Sono molto rigide le posizioni del programma di Europa Verde e Sinistra Italiana in materia di tutela del patrimonio ambientale italiano a partire dal punto che chiede di trasformare l’ecocidio nel quinto reato internazionale soggetto al Tribunale dell’Aia, e poi l’introduzione del diritto di asilo che comprenda anche la protezione dei rifugiati climatici e ambientali. Nel capitolo “Lotta alla criminalità organizzata e alle ecomafie” si propone di introdurre nel Codice penale i delitti contro gli animali, di inserire i delitti ambientali previsti dal titolo VI-bis del Codice Penale e il delitto di incendio boschivo tra quelli per cui non scatta l’improcedibilità, di potenziare il personale di Noe, Guardie Forestali, Agenzie per l’Ambiente. Invece nel capitolo “L‘Italia della biodiversità e dell’amore per gli animali” i verdi puntano all’obiettivo del 30% di aree protette, delle quali il 10% a stretta protezione, all’abolizione della caccia, a migliorare le capacità gestionali di parchi e riserve nazionali e regionali, a rafforzare l’attuazione, il ruolo e la cultura della Rete Natura 2000 in Italia e a ridiscutere la soppressione della Forestale, istituendo un nuovo Servizio Ambientale e Forestale (Saf).

DIRITTI CIVILI: LEGGE CONTRO L’OMOLESBOBITRANSFOBIA, IUS SOLI E IUS SCHOLAE

I diritti civili sono tra i temi più cari per la sinistra ecologista italiana. Nel capitolo “L’Italia che ama” c’è una proposta di legge contro l’omolesbobitransfobia e l’abilismo, una nuova legge sulla cittadinanza, che parta dallo ius soli e dallo ius scholae, una legge che preveda all’interno delle scuole progetti e programmi che parlino di educazione all’affettività, alle differenze e al rispetto, una legge sul fine vita e la legalizzazione della coltivazione della cannabis per uso personale. In aggiunta nel capitolo “L’Italia è donna” si propone l’introduzione di una legge sull’uguaglianza e la pari dignità familiare, l’estensione dei diritti e dei doveri delle coppie eterosessuali anche alle coppie dello stesso sesso e il divieto di interventi chirurgici e procedure non necessarie dal punto di vista medico sui bambini e le bambine intersex e piena ricezione della Risoluzione del Parlamento Europeo del 14 febbraio 2019 sui diritti delle persone intersex.

RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO E PENSIONI MINIME A 1000 EURO

Quello dedicato al lavoro è un capitolo lungo e articolato, nel quale si ritrovano diverse delle proposte che hanno caratterizzato negli anni la sinistra sociale italiana. Ritorna l’idea di ridurre l’orario di lavoro a parità di salario e l’introduzione del salario minimo a 10 euro all’ora. Il programma di Europa Verde e Sinistra Italiana suggerisce di proteggere il potere d’acquisto delle famiglie e di ripristinare la protezione contro i licenziamenti ingiustificati insieme all’introduzione di un Piano Nazionale per la Prevenzione Infortuni sul Lavoro. Le proposte per la riforma del sistema pensionistico vanno in una direzione contraria a quanto visto nell’ultimo decennio: pensioni a 62 anni o con 41 anni di contributi, riconoscendo i periodi di disoccupazione involontaria, con pensione minima non inferiore a 1.000 euro. In materia di politica fiscale il capitolo “L’Italia giusta” suggerisce di abolire l’Imu e l’imposta di bollo sugli investimenti, insieme alla lotta all’evasione fiscale e alla tassazione degli extraprofitti dei colossi energetici.

RIFORME ISTITUZIONALI: NO AL PRESIDENZIALISMO E ALLE ARMI ATOMICHE

In materia di riforme istituzionali il programma di Europa Verde e Sinistra Italiana è chiaro: difesa e attuazione della Costituzione repubblicana e antifascista e nessuna riforma in senso presidenzialista. Piuttosto si propone di istituire un dipartimento della Difesa civile non armata e non violenta, di favorire l’adesione dell’Italia al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (Tpnw), l’istituzione dei Corpi Civili di Pace e di rendere stabile, operativo e aperto a tutti il Servizio Civile Universale.

IMMIGRAZIONE: STOP AI CENTRI DI PERMANENZA NEL PROGRAMMA DI EUROPA VERDE E SINISTRA ITALIANA

Il programma di Europa Verde e Sinistra Italiana in tema di politiche migratorie propone di rivedere gli accordi Italia-Libia ed eliminare i finanziamenti alla guardia costiera libica, di istituire un piano europeo per le migrazioni che preveda il superamento del sistema di Dublino, cancellare i centri di permanenza per i rimpatri, iscrivere i migranti ai centri per l’impiego con stp (straniero temporaneamente presente) e costituire la consulta delle cittadine e dei cittadini stranieri non comunitari e apolidi e dei consiglieri comunali aggiunti a carattere elettivo.

POLITICA INDUSTRIALE E INVESTIMENTI PUBBLICI

La politica industriale passa dagli investimenti pubblici. “Crediamo che lo Stato debba promuovere investimenti che determinino lo sviluppo di nuovi campioni nazionali nei settori ritenuti strategici, avvalendosi del supporto del sistema universitario e puntando a creare nuove e innovative filiere produttive – si legge nel capitolo “L’Italia giusta” -. È d’altra parte evidente che già in questo momento le imprese italiane più forti, le uniche in grado di assumere un ruolo internazionale, sono quelle a capitale pubblico, da ENI e Leonardo, da Enel a Poste. È quindi il tempo di individuare una nuova e unitaria governance delle partecipazioni pubbliche, per incentivare le sinergie e sviluppare in modo coordinato l’indirizzo strategico”.

DIRITTO ALLA CASA E MEDICI DI PROSSIMITÀ

In tema di welfare il programma di Europa Verde e Sinistra Italiana fissa alcuni paletti: diritto alla casa, rilancio delle periferie e l’inserimento dell’obiettivo ‘salute’ in tutte le politiche. La carenza di personale sanitario viene superata attraverso un piano di rafforzamento strutturale del personale dipendente, con l’assunzione di complessivi 40mila operatori in tre anni e un piano straordinario di investimenti pubblici per l’ammodernamento strutturale e tecnologico della sanità pubblica, e lo sviluppo di sanità di prossimità e rete dei medici Sentinella Per l’Ambiente.

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