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Manifatturiero

Tutte le (pessime) notizie sull’economia della Germania. Fatti, numeri e commenti

Pessime notizie macroeconomiche dalla Germania. Ecco tutti i dettagli tra fatti, numeri, commenti e scenari

Pessime notizie macroeconomiche dalla Germania. Ecco tutti i dettagli tra fatti, numeri, commenti e scenari

ECCO QUANTO CALANO GLI ORDINI INDUSTRIALI IN GERMANIA

Gli ordini industriali tedeschi sono crollati inaspettatamente a febbraio, segnando un -4,2%, il ribasso più forte da due anni e in controtendenza rispetto alla stima media di un +0,3%. Su base annua si è registrata una flessione dell’8,4%, la più pesante in dieci anni. Il ministero dell’Economia tedesco ha osservato che l’attività manifatturiera “continuerà ad essere debole nei prossimi mesi,in particolare per la scarsa domanda estera”.

COME CALANO LE STIME DI CRESCITA PER BERLINO

Più che dimezzate le stime di crescita del Pil tedesco nel 2019. I cinque principali istituti di ricerca tedeschi (Ifo,Iwh,Diw IfW e Rwi) hanno tagliato le previsioni allo 0,8% dall’1,9% stimato nel rapporto di settembre. A pesare, soprattutto le tensioni commerciali e la Brexit. “Le difficoltà della produzione interna e la portata del rallentamento dell’economia globale sono stati sottovalutati” si legge nel report, ma i rischi di una “recessione pronunciata” sono bassi purché non si intensifichino i rischi politici.

TUTTI I DETTAGLI SULL’INDICE PMI MANIFATTURIERO

Non sono gli unici dati e le uniche previsioni pessime per l’economia tedesca. La scorsa settimana l’indice Pmi manifatturiero tedesco è sceso a 44,7 a marzo dal 47,6 di febbraio, al contrario delle attese che lo prevedevano in rialzo a 48. L’indicatore preliminare è stato diffuso da IHS Markit.

QUESTIONE DI INDICE

Non solo: la scorsa settimana anche l’indice composito tedesco è sceso a marzo a 51,5 dal 52,8 di febbraio e quello relativo ai servizi a 54,9 dal 55,3. Il livello dell’indice manifatturiero è il minimo da oltre sei anni. Anche sul fronte dell’occupazione emerge un rallentamento significativo, mentre resta solida la domanda.

IL COMMENTO DELL’ANALISTA

Secondo Phil Smith, economista di IHS Markit, “il rallentamento sta diventando più evidente in Germania, causato dall’incertezza legata alla Brexit e dalle tensioni tra Cina e Stati Uniti, dall’andamento negativo del settore auto e dalla sofferenza generalizzata della domanda globale”.

ECCO GLI EFFETTI DEL RALLENTAMENTO DELLA GERMANIA SULL’EUROPA E SULL’ITALIA. REPORT

 

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