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Economia

Tutte le ospitate pro-Putin nelle tv italiane

Che cosa emerge dalla ricerca di Matteo Pugliese (Ispi) che ha mappato la presenza di "propagandisti" russi nella tv italiana 

 

Matteo Pugliese, associate fellow presso l’ISPI e dottorando presso l’Università di Barcellona, ha pubblicato, in lingua inglese, una ricerca (Mapping the Kremlin’s propagandists on Italian TV) nella quale viene puntualmente monitorata la presenza di “propagandisti” russi (politici, funzionari, giornalisti, ecc.) sulle reti televisive italiane, con riguardo all’invasione russa dell’Ucraina.

Innanzitutto l’autore inizia con una classifica delle reti più ‘’ospitali’’.

Al primo posto sta Rete 4 di Mediaset con ben 12 ospiti russi; segue La 7 con 8, poi Rai 3 con 1.

Pugliese ha effettuato anche una ripartizione a seconda dei ruoli, delle professioni e dei titoli degli ospiti russi raggruppando come segue le loro personalità:

Governo, politici e alti funzionari

Il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, la portavoce Maria Zakharova e Sergey Razov, l’ambasciatore russo in Italia.

Yevgeny Popov, deputato della Russia Unita e vicepresidente del comitato informazione della Duma (nonché conduttore su Russia 1).

Intellettuali, giornalisti e ideologi

Dmitry Suslov, vicedirettore del Center for Comprehensive European and International Studies presso la National Research University (Higher School of Economics), il quale ha negato che la Russia abbia bombardato obiettivi civili e ha giustificato l’invasione.

Sergej Markov, professore alla Facoltà di Scienze Politiche dell’Istituto statale per le relazioni internazionali di Mosca (MIGMO), che è controllato dal ministero degli Esteri. Markov è anche membro della “Commissione presidenziale per contrastare i tentativi di falsificare la storia a scapito dell’interesse russo” – che si occupa di revisionismo storico.

Daria Pushkova, direttrice del Centro di Scienza e Cultura dell’Ambasciata Russa a Roma (e figlia dell’ex deputato Russia Unita Aleksey Pushkov, che ha presieduto il Comitato Esteri della Duma). Ha anche lavorato come giornalista presso Russia Today (RT).

Maria Dubovikova, giornalista. La commissione di intelligence del Parlamento italiano – scrive Pugliese – starebbe indagando sul suo ruolo nel coordinamento delle campagne su Twitter contro i politici italiani che hanno sostenuto l’invio di armi in Ucraina.

Aleksandr Dugin, che da tempo calca la scena mediatica italiana e ha avuto legami e collaborazioni con esperti italiani che si occupano di disinformazione, propaganda filo-russa e teorie del complotto di estrema destra.

Yulia Vitazyeva, giornalista di NewsFront (con sede nella Crimea occupata dalla Russia e gestita dall’FSB). In un post di Telegram, desiderava che un missile colpisse l’Eurovision Song Contest a Torino dopo la vittoria dell’Ucraina.

Nadana Fridriksson, giornalista di Zvezda, che è gestita dal ministero della Difesa e si occupa di propaganda militare, disinformazione e revisionismo storico. Ha negato i crimini di guerra russi su Rai 3.

Conduttori e giornalisti televisivi

Un particolare riguardo è dedicato nella ricerca alle personalità dei media ovvero ai conduttori di canali televisivi di proprietà e di gestione statale.

Dmitry Kulikov, conduttore di un talk show su Russia 1 e Membro del Consiglio Pubblico del ministero della Difesa.

Olga Belova, anche lei a Zvezda e conduttrice del programma televisivo “Glavnoe”. Free Russia Forum, una ONG, l’ha inclusa tra i 1.500 commentatori più importanti che hanno sostenuto l’invasione.

Olga Kurlaeva, giornalista di Russia 24, testata che ha negato il massacro di Bucha e si è impegnata in altri tipi di disinformazione visiva.

Ruslan Ostashko, che si è laureato al Moscow Border Institute e ha finito per lavorare come giornalista al Pervyi Kanal e al Development Institute.

Tatiana Kukhareva, ex vicedirettore di RT France e di Sputnik News. Nota per aver affermato che la Russia è rimasta all’interno dei suoi confini.

Vladimir Solovyev, altro membro del Consiglio pubblico del ministero della Difesa che ospita il talk show della domenica sera su Russia 1. Ha discusso dell’invasione della Polonia e dei paesi baltici sulle onde radio italiane.

Nella ricerca (qui tradotta) di Matteo Pugliese per ISPI vengono poi ricordati i casi più clamorosi: un’intervista di 40 minuti con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov su Rete 4 e un intero episodio di talk show trasmesso in diretta da La 7, dalla Piazza Rossa a Mosca, con la partecipazione di importanti propagandisti come, appunto, Maria Zakharova e Vladimir Solovyev.

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