Se non fosse stato per il fondatore di Dagospia, Roberto D’Agostino, sarebbe stato tutto molto serioso come richiesto dal dress code dell’evento meneghino per eccellenza. Il 7 dicembre scorso, nel giorno di Sant’Ambrogio, alla Scala di Milano è andato in scena oltre al Don Carlo di Giuseppe Verdi, un défilé sobrio caratterizzato da tanto nero, se non per qualche eccezione che ha voluto richiamare temi importanti come la lotta al femminicidio con il colore rosso.
IL CAFONAL CHE RAVVIVA LA SERATA
A lui delle convenzioni non gliene importa un bel niente. Eppure quest’anno, pur essendo l’unico degno di nota per essersi distinto da tutti gli altri, è stato quasi più timido dell’anno scorso, quando si era presentato con gli immancabili occhiali dalle lenti blu sfumate, cappotto animalier, panta-gonnellone alla Dago con ideogrammi e cravatta con croce rossa.
Anche quest’anno la croce non è mancata e, anzi, quella era parte fondamentale dell’outfit oltre che del protagonista stesso. Sotto al cappotto niente, o quasi. Dal soprabito in pelliccia (sicuramente eco) spiccava appunto una croce sul petto, uno dei tatuaggi della vasta collezione di Dago, che anni fa ha incuriosito talmente tanto l’ex premier Silvio Berlusconi da fargli chiedere se ne avesse anche dove non batte il sole.
IL PALCO D’ONORE DOPO LA TEMPESTA
Dopo le polemiche su chi si sarebbe seduto sul palco d’onore, alla fine – nonostante l’assenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella – tutto si è risolto. La contesa senatrice a vita Liliana Segre, arrivata con un elegante paltò nero e fotografata tra una sempre arzilla Ornella Vanoni e una Concita De Gregorio in rosa Barbie, ha infine seduto tra il presidente del Senato Ignazio La Russa e il sindaco di Milano Beppe Sala, entrambi accompagnati dalle consorti.
Sia Laura De Cicco, moglie di La Russa, che Chiara Bazoli, compagna di Sala, hanno provato ad andare oltre il semplice nero sfoggiando rispettivamente un abito taupe molto luminoso con tanto di pelliccia (eco?) e un abito seppur nero con dettaglio altrettanto shining.
Tra le altre coppie presenti, i sempre affiatati e mano nella mano Matteo Salvini e Francesca Verdini e la coppia di altri tempi Mario Monti ed Elsa Antonioli.
Nel gotha presente alla Prima non potevano poi mancare nomi come Corrado Passera, Carlo Bonomi e Giancarlo Sangalli.