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America

Ecco le ultime trumpate di Trump sulle emissioni auto

Donald Trump intende allentare i nuovi limiti sulle emissioni auto, ma la decisione potrebbe non avere conseguenze importanti. Articolo di Giusy Caretto Donald Trump vuole cancellare l’eredità lasciata da Barack Obama, anche sul fronte ambientale. Dopo aver chiesto all’Ente per la Protezione Ambientale e alle agenzie interessate una revisione dei regolamenti, eliminando tutte le iniziative per…

Donald Trump vuole cancellare l’eredità lasciata da Barack Obama, anche sul fronte ambientale. Dopo aver chiesto all’Ente per la Protezione Ambientale e alle agenzie interessate una revisione dei regolamenti, eliminando tutte le iniziative per combattere i cambiamenti climatici, ora il nuovo inquilino alla Casa Bianca prende di mira le norme sulle emissioni delle automobili.

COSA VUOLE FARE TRUMP

Trump vorrebbe rendere meno rigidi gli standard che limitano le emissioni di gas da parte delle automobili. Non si sa quali saranno i futuri limiti (e se limiti potranno essere considerati), ma secondo quanto riportato dal New York Times sarebbe già pronta una proposta dei vertici dell’agenzia ambientale federale (Epa) che dovrebbe essere approvata solo dal Presidente americano.

NON MANCHERANNO LE POLEMICHE

Se l’industria di settore potrà festeggiare e non temere nuove denunce sul superamento delle emissioni inquinanti, la decisione di Trump scatenerà anche importanti polemiche. Sul piede di guerra, per esempio, ci sarebbe già lo Stato della California che potrebbe intentare anche una casa legale, mentre ha già detto che continuerà ad applicare gli standard più severi per limitare le emissioni.

DUE MERCATI AUTO

Certo, una situazione in cui si andranno a delineare regole diverse sulle emissioni con la California che resta sulla sua posizione ambientalista e un’America trumpiana che opta per standard meno severi, andrebbe a generare due diversi mercati auto per una stessa regione. E di questo le case automobilistiche non saranno molto contente.

EFFETTO VALANGA?

L’ennesimo colpo di spugna alle politiche ambientaliste di Trump potrebbe essere un esempio controverso che anche altri governi possono seguire: le nuove regole potrebbero suscitare un effetto valanga. O forse no, in fondo l’Europa ha già le idee chiare in merito (i nuovi limiti fissati vogliono le emissioni medie di CO2, al 2030, inferiori del 30% rispetto ai 95 g/km imposti per il 2021).

Anche la Cina sembra oramai intrapreso in maniera decisa la strada della mobilità elettrica, vista come soluzione irrinunciabile per ripulire l’aria inquinata.

NESSUN EFFETTO?

In realtà la decisione di Trump potrebbe anche non avere alcun effetto particolare anche in America stessa. Le case automobilistiche investono oramai importanti flussi di denaro sulla batteria e continueranno ricerca e sforzi per portare le auto con la spina su strada. A fronte di un mercato doppio, poi, alle case converrà (economicamente) concentrarsi su auto che rispettino i limiti di tutti.

COSA TRUMP HA GIA’ FATTO IN TEMA AMBIENTALE

Come detto, questa è solo l’ennesima dimostrazione di voler cancellare quanto fatto da Obama in tema ambientale. Basta ricordare che il 28 marzo 2017 il presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo per eliminare anche i limiti sulle emissioni industriali e in tema di energia. Nel 2014, Obama aveva chiesto una riduzione del 37% delle emissioni di Co2 alle centrali energetiche. Un obbligo che portato le prime quattro aziende che gestivano le centrali a carbone a chiudere i battenti. E così Donald Trump ha chiesto una revisione delle norme vigenti, eliminando il Clean Power Act.

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