Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha subordinato il suo consenso alla nomina dell’olandese Mark Rutte a segretario generale della Nato al suo impegno di confermare l’esenzione dell’Ungheria dal sostegno all’Ucraina.
IL PATTO RUTTE-ORBAN SULLA NATO
Mark Rutte ha accettato e Orban ha annunciato la fine di una crisi che minacciava il vertice dell’Alleanza a Washington.
CHE COSA HA DETTO ORBAN SU RUTTE
“Dopo l’incontro di ieri a Bruxelles, il primo ministro Rutte ha confermato il suo pieno sostegno a questo accordo e continuerà a farlo se dovesse diventare il prossimo segretario generale della Nato. Alla luce del suo impegno, l’Ungheria è pronta a sostenere la candidatura del primo ministro Rutte alla carica di segretario Generale della Nato”, ha dichiarato Orban in un messaggio su X accompagnato da un facsimile della lettera inviata da Rutte.
I TERMINI DELL’ACCORDO
La prudenza non è mai troppa. L’accordo prevede che “nessun militare ungherese parteciperà alle attività della Nato n Ucraina e che nessun fondo ungherese sarà utilizzato per sostenerle”.
LA MINACCIA DI ORBAN
Orban aveva minacciato di bloccare l’adozione delle conclusioni del vertice di Washington per ottenere la concessione.
LA VITTORIA DI ORBAN NELLA NATO
Tutte le decisioni della Nato vengono prese all’unanimità .La sua vittoria è totale, poiché ha ottenuto da Rutte una forma di garanzia per continuare a fare i suoi commenti ritenuti offensivi, con l’impegno a “trattare tutti gli alleati con lo stesso livello di comprensione e rispetto”.
COSA FARANNO SLOVACCHIA E ROMANIA
La Slovacchia seguirà la decisione dell’Ungheria, mentre il presidente della Romania, Klaus Iohannis, dovrebbe ritirare la propria candidatura.
(Estratto dal Mattinale Europeo)