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Libia

Cosa succederà in Libia, Iran e Venezuela con la guerra Russia-Ucraina

Gli effetti della guerra della Russia all'Ucraina in Libia, Iran e Venezuela. Il punto di Gianmarco Volpe, global desk chief di Agenzia Nova

Ci sono tre dossier laterali alla guerra Russia-Ucraina ai quali fare molta attenzione: la Libia, l’Iran e il Venezuela.

La Russia ha la capacità per destabilizzare l’Europa attraverso la Libia, si stima che abbia nel Paese oltre 7 mila mercenari del gruppo privato Wagner e la situazione oggi è ancor più incasinata di quanto non lo sia in genere. Di fatto si sta tornando a un doppio governo, uno a Tripoli guidato da Abdul Hamid Dabaiba e uno a Tobruk guidato da Fathi Bashagha. È uno scenario complicatissimo, nel quale mettono le mani tutte le potenze regionali. È superfluo ricordare quale sia il Paese europeo più esposto alle ripercussioni della crisi libica.

Da Vienna potrebbe arrivare già nei prossimi giorni un nuovo accordo sul nucleare iraniano. Gli Stati Uniti e i partner europei hanno bisogno di rimettere sul mercato il gas della Repubblica islamica (attualmente sotto sanzioni) per far fronte a un’eventuale interruzione delle forniture russe e avere così più forza nei negoziati sull’Ucraina. Ma la fretta rischia di produrre un accordo al ribasso, e questo provocherebbe un’inevitabile reazione da Israele e dal Golfo. Le petromonarchie hanno già dato segnali d’insofferenza verso Stati Uniti (si veda il voto contrario degli Emirati sulla Russia in Consiglio di sicurezza Onu), con cui i rapporti sono freddi sin dall’insediamento di Biden. La nuova intesa con Teheran spingerebbe ora il Golfo direttamente verso Pechino.

Sugli idrocarburi venezuelani vale lo stesso discorso. Servono. Anche, forse, a costo di riabilitare Nicolas Maduro. Tanto Juan Guaidò si è rivelato un bluff, l’opposizione venezuelana è spaccata e con qualcuno a Caracas bisognerà pur parlare. Tra i suoi effetti più imprevedibili, l’invasione russa dell’Ucraina rischia così di spazzar via con un colpo di spugna anni di crisi e di minacce dall’altra parte del mondo.

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