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Spia Russa

Che cosa succede fra Russia, Kirghizistan e Kazakistan

L'articolo di Giuseppe Gagliano.

 

Contrariamente a quanto sostengono i media, all’interno della Federazione russa esistono dissensi tutt’altro che marginali come quelli relativi al Kirghizistan e al Kazakistan. Come sappiamo, la principale agenzia che si occupa di promuovere il soft power russo è la Rossotrudnichestvo, diretta da Yevgeny Primakov Jr, nipote del primo direttore dell’SVR ed ex primo ministro.

Concretamente l’agenzia russa all’interno del Kirghizistan continua a svolgere certamente un ruolo importante, come dimostra il fatto che è la principale animatrice di determinate fondazioni e centri culturali (la Eurasians – New Wave e il centro Garmoniya). Tuttavia esistono dei dissapori – tutt’altro che marginali – tra il servizio di intelligence interno e cioè il GKNB, guidato da Kamchybek Tachiyev, e l’FSB, come dimostra il fatto che il servizio di sicurezza kirghiso non abbia gradito l’uso del simbolo Z durante la parata del 9 maggio.

Ma esistono anche tensioni con la Russia in relazione alla presenza cinese: infatti la regione dello dello Xinjiang, che la Cina considera altamente strategica, condivide un confine con il Kirghizistan. Questo consente al ministero della Sicurezza interna cinese di svolgere un ruolo tutt’altro che marginale nell’addestramento dell’intelligence kirghisa.

Ma anche il Kazakistan ha dimostrato una certa riottosità nei confronti della presenza dell’agenzia di soft power russo, oppure il fatto ,dissenso che si è spinto fino a non autorizzare l’uso dell’alfabeto cirillico a partire dal 2025. Infatti il governo kazako è sempre più permeabile alla presenza turca.

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