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Cosa c’entra il Cremlino con le misteriose morti dei disertori russi

Sebbene solo poche delle morti sospette di disertori russi possano essere collegate direttamente al Cremlino, i servizi segreti di Mosca stanno intensificando le loro strategie per prevenire le defezioni e per eliminare coloro che hanno già disertato e vivono in esilio

I servizi segreti russi stanno intensificando le loro strategie per prevenire le defezioni e per eliminare coloro che hanno già disertato e vivono in esilio, come rivelato da un recente report. Secondo un articolo di apertura pubblicato domenica dal Wall Street Journal, l’elenco delle morti misteriose di critici del Cremlino in Russia si sta allungando, superando forse il numero di 50, stando ad alcune testimonianze.

COSA SCRIVE IL WALL STREET JOURNAL

Da quando è iniziata l’ultima fase dell’invasione dell’Ucraina, nel febbraio 2022, si sono registrate morti di disertori russi e di altri critici della guerra in corso in circostanze insolite in tre diversi continenti, come riportato dal giornale basato a New York. Sebbene la maggior parte di queste morti sia avvenuta in Russia, casi sono stati segnalati anche in nazioni come India, Francia e Spagna. L’ultimo episodio documentato riguarda Maksim Kuzminov, un pilota di elicotteri russo disertato in Ucraina nell’agosto 2023, assassinato a Villajoyosa, in Spagna, il mese scorso, in quello che il Journal ha descritto come un omicidio di stampo mafioso.

Il giornale evidenzia che solo pochi di questi decessi o morti sospette possono essere collegati direttamente al Cremlino. Tuttavia, aggiunge che il governo russo ha intensificato le operazioni coordinate contro i disertori da parte delle sue tre principali agenzie di intelligence: il Servizio Federale di Sicurezza (FSB), il Servizio di Intelligence Estera (SVR) e la Direzione Principale dell’Intelligence dello Stato Maggiore delle Forze Armate Russe (GRU). Queste agenzie, nel loro tentativo di impedire le defezioni e di punire i disertori, hanno iniziato a sovrapporsi nelle loro aree operative, rendendo così più complesso individuare quale di esse sia responsabile delle azioni contro i disertori, come sottolineato dal Journal.

TUTTE LE AZIONI DELLA RUSSIA CONTRO I DISERTORI

Le attività russe contro i disertori stanno inoltre vedendo un crescente coinvolgimento di cittadini di terze nazioni, ovvero di individui che non hanno legami ufficiali né con la Russia né con il paese in cui operano per conto dell’intelligence russa. Un recente esempio, avvenuto nell’agosto scorso, ha visto le autorità britanniche arrestare tre cittadini bulgari accusati di spionaggio per la Russia. Secondo quanto riferito dai procuratori del governo britannico, i sospetti erano in possesso di passaporti e carte d’identità falsi di vari paesi, tra cui Spagna, Francia, Regno Unito, Croazia, Italia, Grecia, Bulgaria, Repubblica Ceca e Slovenia.

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