Le cronache politiche ogni tanto fanno ringiovanire chi le segue, e persino chi le alimenta. È il caso delle polemiche sull’intestazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi, che su certi giornali hanno sovrastato – e di parecchio – anche le notizie sul vertice non solo celebrativo della Nato nel suo 75.mo compleanno, sulle reazioni cinesi, sulla guerra in Ucraina, su quella in Medio Oriente, su quella meno cruenta a Bruxelles sugli assetti di vertice dell’Unione Europea, sul presidente francese alle prese con i risultati delle elezioni anticipate da lui volute e su altro ancora. Fra cui un’altra rivincita attribuita a Berlusconi con l’approvazione definitiva, alla Camera, di una legge sulla giustizia che sicuramente gli avrebbe fatto piacere, non foss’altro per le proteste dell’associazione nazionale dei magistrati.
Berlusconi è morto da più di un anno ma continua a vivere nel rimpianto degli amici e nel livore degli avversari, che non gli perdonano neppure i successi che involontariamente si procura anche nel loculo che ne custodisce le ceneri nella villa di Arcore. Dai funerali di Stato onorati anche dalla presenza del presidente della Repubblica al nome scolpito nel Famedio del Cimitero monumentale di Milano, alla intestazione appunto dell’aeroporto intercontinentale di Malpensa, alle leggi che ogni volta qualcuno dedica alla sua memoria fra Camera e Senato, dove manca solo che il seggio da lui occupato in vita venga monumentalizzato come è stato fatto alla Camera per quello di Giacomo Matteotti nel centenario del suo ultimo discorso antifascista e dell’assassinio che ne seguì: Silvio Berlusconi continua ad essere in qualche modo fra noi.
Libero oggi nel titolo di copertina fa dare a Berlusconi “buon volo” ai comunisti che, volenti o nolenti, partiranno da Malpensa. Dove “la sinistra” è finita “fuori pista”, sempre nella rappresentazione del giornale diretto da Mario Sechi.
I familiari dello scomparso fondatore di Forza Italia, che gli sta sopravvivendo con una certa fortuna non prevista neppure da tutti i suoi dirigenti o eredi, hanno equiparato Malpensa a lui intestata all’aeroporto di Parigi dedicato al generale Charles De Gaulle, risparmiandosi di scendere a Roma per risalire con Berlusconi a Leonardo da Vinci. Al contrario, il giornale dichiaratamente grillino La Notizia, che si spinge dove non osa neppure il più noto e certamente diffuso Fatto Quotidiano, ha collegato Malpensa a Palermo, dove l’aeroporto è intestato a Giovanni Falcone e Piero Borsellino, per scrivere, testualmente nell’editoriale: “Da Milano Malpensa a Palermo si percorrerà quindi la distanza siderale che c’è tra chi ha sacrificato la vita per combattere la mafia e chi l’ha pagata per migliorare la propria”. Bum, come un missile di carta lanciato contro una tomba.
Mi sembra appropriato il titolo col quale Il Dubbio lamenta “la macabra danza politica sulle spoglie del Cavaliere…”.