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Londra

Come va la riapertura a Londra (mentre il governo pensa di tagliare l’Iva)

L'articolo di Daniele Meloni sulla fase 3 nel Regno Unito

Se c’è una cosa che fa impazzire gli inglesi è lo shopping. Specialmente dopo mesi di forzato lockdown a causa della peggiore crisi dal Secondo Dopoguerra a oggi, quella legata al Covid-19, che ha già fatto oltre 41mila vittime. Così, nella giornata di lunedì non si può proprio dire ci sia stato un assalto in stile natalizio, ma il via libera del governo ha riportato gli amanti dello shopping nei negozi di Main Street e di High Street a Londra e in tutte le città britanniche.

Un recente sondaggio di YouGov ha mostrato che il 39% degli inglesi pensa che i negozi riaprano troppo presto, mentre il 48% ha dichiarato che sarà in grado di rispettare la discussa regola dei 2 metri di distanziamento che il governo Johnson ha imposto per il ritorno alla (quasi) normalità.

Sin dalla mattina il negozio della Apple di Regent Street a Londra è stato teatro delle prime code per via delle nuove misure di sicurezza sanitaria previste dal protocollo anti-coronavirus. Rilevamento della temperatura, distribuzione delle mascherine e continui avvisi sul rispetto delle nuove regole sono state di rigore. Il tutto mentre il Premier Boris Johnson e il ministro per le PMI (che in UK si chiamano con l’acronimo SME – Small and Medium Enterprises), Paul Scully, rassicuravano i consumatori e li invitavano a “comprare in sicurezza”. “High Street si rinnoverà” ha affermato Scully “sarà tutto diverso da prima con i dispenser per i gel disinfettanti, le entrate e le uscite separate e una nuova modalità di prova degli abiti. Se le persone rispetteranno le norme, lentamente l’economia riprenderà”.

Proprio tra i negozi di abbigliamento la paura di chiudere o di riaprire per pochi intimi è alta. La Bbc ha raggiunto il gestore di uno shop della catena di design maschile Brother2Brother a Reading nel Berkshire che si è dichiarato convinto che “l’innovazione sarà la chiave del successo per il futuro del settore”.

Tra le storie della prima giornata di compere post-Covid-19 c’è sicuramente quella dei dottori che hanno trattato la malattia negli ospedali inglesi, che sono stati filmati mentre riassaporavano il piacere di uscire a fare compere. Come Maddie Baxter, già eroina del Wirral’s Arrow Park Hospital che è stata in coda 30 minuti per riuscire entrare a Selfridges, una delle più grandi catene di grandi magazzini UK.

Tra gel disinfettanti, obblighi di mascherina sui mezzi pubblici e dati sui contagi e vittime in forte diminuzione, il Regno Unito cerca di tornare alla normalità e salvare il possibile di un’economia che si appresta a vivere la peggiore recessione dal 1706. Oggi la stampa riportava l’indiscrezione secondo la quale il Cancelliere dello Scacchiere, Rishi Sunak, sarebbe pronto a tagliare l’Iva (VAT) su alcuni prodotti per rimettere in moto i consumi. Proprio dai consumi interni dipenderà molto della ripresa, che, secondo un report di EY, avverrà nel Regno Unito prima che negli altri paesi europei.

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