RENZATE?
"Non basta limare il progetto. Venga alle Camere, ascolti i gruppi, si decida su cosa mettere i soldi, poi si scelga come fare la governance. Io non mi fermo, su questo principio sono disposto a ribaltare il tavolo", va dicendo Renzi di Conte sul Recovery secondo Rep.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 9, 2020
Recovery, Servizi segreti, Ferrovie e non solo. Tutte le manovre di Renzi contro Conte
NUMERI & SALUTE
SPERANZA DELUSO
I 9 miliardi del Recovery per la sanità sono troppo pochi. Al ministero retto da Speranza la delusione è tanta: alla fine dell’estate scorsa la Salute aveva presentato progetti per la sanità che richiedevano ben 68 miliardi di euro di finanziamento. (Fonte: Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 9, 2020
NUMERI & VACCINI
L’obiettivo è arrivare a vaccinare 30 milioni di persone in 7 mesi. I punti di somministrazione, circa 1.500, saranno aperti 7 giorni su 7 e faranno 6 iniezioni all’ora. In 5 giorni della settimana partiranno squadre per andare al domicilio di chi non può muoversi. (fonte: Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 9, 2020
TUTTE LE STRADE PORTANO A ROMA
L’assenza di un piano pandemico rappresenta un’omissione in atti di ufficio?
«Lo stiamo verificando. Se così fosse trasmetteremo questa parte dell’inchiesta per competenza ai colleghi della Procura di Roma», risponde al Corsera il capo della Procura di Bergamo Antonio Chiappani
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 9, 2020
APP?
ITER VACCINI
"L’idea è quella di creare un'app e attivare un numero verde. Chi decide di vaccinarsi chiama o accede e ottiene l’appuntamento per le due somministrazioni. Secondo altri sarebbe meglio contattare direttamente i soggetti a rischio per patologia o età". (Fonte: Rep)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 9, 2020
IL PONTE FRA PANDEMIA ED EMERGENZA
INCREDIBILE MA VERO…
Vaccini anti influenzali? La Asl, il 7 dicembre, fa ponte https://t.co/na5XKCf64P via @StartMagNews
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 8, 2020
DUBBI
Protocolli à la carte? Nelle scuole avviene quello si è deciso a Palazzo Chigi? https://t.co/vVLGblQgDv
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 8, 2020
NOMINE
SFRECCIANO TENSIONI
Il board FS ha bocciato con quattro voti contrari (due i consiglieri in quota Lega) e tre favorevoli le nomine in Trenitalia e Rfi che l'ad Gianfranco Battisti aveva portato all'esame del cda. Tensioni fra presidente Castelli e ad Battisti. (Fonte: Mf)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 9, 2020
AMOREVOLEZZE TRA DONNE
Affettuosità fra Meb e Lilli https://t.co/osdt4XVLfK
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) December 8, 2020
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Recovery, Servizi segreti, Ferrovie e non solo. Tutte le manovre di Renzi contro Conte
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ESTRATTO DI PUNTO ANSA DELL’8 DICEMBRE 2020
Una struttura a piramide, con ampi poteri di indirizzo e controllo alla cabina di regia politica e poteri sostitutivi fino alle ordinanze in deroga per i capi-missione, responsabile dell’attuazione dei sei capitoli del Recovery Plan.
E’ proprio nell’impostazione stessa della governance immaginata dal premier, Giuseppe Conte, per procedere spediti con i progetti di rilancio del Paese che si è arenata la maggioranza. E’ proprio l’idea della struttura stessa, nonostante le esplicite previsioni di coinvolgimento delle Camere così come dei ministeri, a non andare giù soprattutto a Italia Viva, che sulla task force si dice non disposta a trattare.
Le norme contenute nella bozza del decreto ad hoc per dare delle regole e una regia definita al Piano di ripresa e resilienza italiano disegnano uno schema che vede in cima un Comitato esecutivo a tre, istituito nell’ambito del Ciae in cui siedono tutti i ministeri, e subito sotto dei manager deputati alle singole missioni del piano. La norma non precisa il numero ma prevede che la nomina avvenga per Dpcm, gli oramai famosi decreti del presidente del Consiglio, su proposta della cabina di regia formata dallo stesso premier, Giuseppe Conte, e dai ministri Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli, Altri due ministri, Luigi Di Maio e Vincenzo Amendola, sono chiamati in causa con il compito di fare da raccordo tra Roma e Bruxelles.
Questo “triumvirato” – oggetto di critiche anche per la composizione che non tiene conto dell’equilibrio di genere – tra le altre cose, “indirizza e coordina” l’attività dei capimissione, sorta di supermanager che potranno essere scelti “anche nell’ambito di società a partecipazione pubblica” a patto di dimostrare comprovata capacità manageriale, elevata professionalità e qualificata pluriennale esperienza”.
Questa squadra di capi missione dovrà riferire “almeno mensilmente” al comitato esecutivo che a sua volta avrà il compito di aggiornare periodicamente il Ciae (cioè tutti i ministri) e di trasmettere ogni tre mese alle Camere e alla Conferenza unificata una relazione sullo stato di avanzamento dei progetti. Parlamento, Regioni, Province e Comuni, in questo schema, vengono chiamate in causa per un parere sul piano finale prima che sia trasmesso a Bruxelles. Passati 15 giorni, però, l’invio del documento, con tutti i dettagli comprese le risorse e il cronoprogramma, sarà fatto comunque.