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Londra

Come va l’inflazione nel Regno Unito

Fatti, numeri, commenti e scenari sull'inflazione nel Regno Unito. L'articolo di Daniele Meloni

 

I cittadini britannici subiranno rincari annuali per 1.200 sterline l’anno nelle loro bollette e per l’aumento delle tasse. E la Bank of England ha previsto che l’inflazione salirà fino al 7%, un livello mai visto dal 1991 a oggi. La pressione sul governo Tory per fare qualcosa che mitighi l’effetto del carovita nelle tasche degli inglesi è ai massimi livelli. Il premier per ora ha escluso di agire sulla VAT – l’IVA UK – e alcuni deputati conservatori lo stanno invitando a posticipare l’aumento della National Insurance – previsto per il prossimo mese di aprile – e a ripristinare la tripla garanzia – triple lock – sulle pensioni, congelata dal Cancelliere Sunak nel budget dello scorso ottobre. Nei prossimi giorni sono attese decisioni che possono impattare sulla vita dei cittadini UK e sugli elettori Tory.

Il carrello della spesa degli inglesi è sempre più caro. Secondo l’Ufficio di Statistica Nazionale il costo della carne è aumentato del 12% in un anno, quello degli snack dell’11, delle uova del 3,5% e del latte di oltre il 4. Il British Retailers Consortium, l’associazione che rappresenta i supermercati UK, ha affermato che i prezzi continueranno ad aumentare nel 2022 a causa del contestuale aumento del costo del lavoro, dei problemi nella catena delle forniture e dell’approvvigionamento, e dell’aumento dei costi relativi nella vendita all’ingrosso.

Un altro problema pressante per il governo e, soprattutto, per le famiglie, è quello relativo alle bollette energetiche. Nel 2021 gli inglesi hanno pagato oltre il 18% in più del 2020 la loro elettricità, mentre il prezzo del gas è salito del 28% (fonte: Office for National Statistics). Gli esperti del settore prevedono che l’autorità regolatrice, Ofgem, alzerà il massimale dei costi fino al 50% per tutelare le imprese. Così facendo l’aumento delle bollette per famiglia sarà di 2mila sterline l’anno. Sull’energia si sta muovendo il Ministro per il Business, Kwasi Kwarteng, che sta incontrando regolarmente i vertici di Ofgem e i Ceo delle aziende del settore.

I prezzi delle case e degli affitti sono in aumento. Johnson aveva puntato molto nella campagna elettorale del 2019 sulle politiche per la casa ma nel 2021 i prezzi delle abitazioni sono aumentati, tanto che ora il valore medio di una casa è di 20mila sterline superiore rispetto al pre-pandemia, assestandosi a 273mila sterline secondo gli studi della società di real estate Halifax. Anche per gli affittuari sono dolori: gli affitti sono aumentati dell’1,7% nel 2021 rispetto al 2020 ed è previsto un ulteriore aumento del 4,5% quest’anno (3,5 su Londra).

Anche i carburanti sono stati al centro delle polemiche tra il governo e le associazioni di categoria. L’aumento della benzina è stato del 24% l’anno scorso portandosi in media a 145.5 pence a litro in un anno in cui la domanda è cresciuta e le forniture hanno subito dei contraccolpi. Allo stesso modo anche il prezzo delle auto, in particolare quelle di seconda mano, è aumentato del 28% su base annua, dopo che nei tre anni precedenti era sempre diminuito con picchi fino a -6%.

Johnson e i Conservatori dovranno escogitare soluzioni che tutelino la Middle England e i pensionati che più sono vicini alle istanze del partito e forniscono loro il serbatoio di voti più ampio alle elezioni. Perdere il loro sostegno significherebbe passare all’opposizione dopo 12 anni di governo Tory.

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