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Artico

Perché il Regno Unito si oppone alla Russia anche nell’Artico

La Gran Bretagna ha invitato la Nato - in un paper di natura strategica - a essere molto più proattiva nella regione artica. Ecco perché. L'articolo di Giuseppe Gagliano

 

Difficile negare che in questo frangente relativo alla guerra tra Russia e Ucraina l’Inghilterra stia dimostrando di essere il paese in assoluto che più si oppone alla Russia, sia da un punto di vista strategico come da un punto di vista politico economico.

Postura, questa, che si spiega con la volontà da parte inglese di riposizionarsi a livello globale come una potenza militare di rilievo dagli atteggiamenti risoluti.

La Gran Bretagna ha invitato la Nato – in un paper di natura strategica – a essere molto più proattiva nella regione artica. Non è una coincidenza che questo documento strategico arrivi pochi giorni prima della conclusione di una esercitazione guidata dei norvegesi che ha visto la presenza di 30.000 soldati di 27 nazioni Nato.

All’interno di questa esercitazione l’Inghilterra ha dato certamente un contributo rilevante attraverso il dispiegamento della HMS Prince of Wales, una delle due nuove portaerei della Royal Navy.

Proprio ieri infatti il segretario della Difesa britannico, Ben Wallace, ha sottolineato la necessità che le forze armate britanniche si impegnino maggiormente insieme a loro alleati nel contesto della Joint Expeditionary Force.

Da un punto di vista strategico l’Inghilterra – naturalmente in stretta sinergia con gli Stati Uniti – intende sempre di più ridurre le ambizioni russe, come dimostra il fatto che proprio Wallace ha sottolineato come lo scioglimento del ghiaccio marino nell’Artico offre alla Russia la possibilità di militarizzare sempre di più la regione, sostenuta in questa sua iniziativa naturalmente dalla Via della seta polare cinese.

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