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Come il rapporto fra Usa e India influenzerà gli equilibri globali

Che cosa succede fra Stati Uniti e India e come le relazioni internazionali saranno influenzate dalle due potenze.

La relazione tra Trump e l’India è un tema tuttora sottovalutato ma che ci accompagnerà senz’altro nei prossimi mesi.

Partiamo da un dato che rende evidente l’importanza della potenza guidata da Narendra Modi. Per la prima volta nel trimestre terminato a giugno 2025, l’India è emersa come il maggiore produttore di smartphone spediti negli Stati Uniti, col 44% del mercato, secondo i dati di Canalys. Un anno fa, la Cina aveva oltre il 60%, ma la sua quota è ora scesa al 25%. Il Vietnam, sede di gran parte della produzione di Samsung sta al secondo posto. Questo cambiamento deriva dalla decisione di Apple di intensificare in modo consistente la sua attività produttiva nel subcontinente. Nonostante questa espansione indiana (dove giocano un ruolo significativo anche le aziende cinesi, oltre alle taiwanesi della filiera di Apple), l’azienda di Cupertino produce ancora la maggior parte dei suoi iPhone in Cina e non ha produzione di smartphone negli Stati Uniti, sebbene abbia promesso a Trump di assumere più lavoratori nel suolo americano e di spendere 500 miliardi di dollari a livello nazionale nei prossimi quattro anni. In questo frangente, Trump ha più volte chiesto pubblicamente – e con la sua consueta veemenza – a Tim Cook di interrompere la strategia verso l’India e di concentrarsi solo sull’aumento della manifattura negli Stati Uniti.

L’altra notizia da tenere in considerazione è chiaramente il recente annuncio, da parte di Trump, di dazi del 25% per le importazioni dall’India, in vigore dal 1° agosto. La decisione viene fatta risalire alla “frustrazione” per i negoziati commerciali in stallo ma anche ad alcuni aspetti della posizione indiana che dipendono da vari fattori storici, tra cui la protezione del suo mercato e i rapporti con la Russia sugli armamenti e l’energia. Un altro aspetto spesso citato da Trump, in modo più o meno accurato, è il ruolo dell’India nel gruppo dei BRICS. L’amministrazione Trump, nell’ultimo round di sanzioni del Dipartimento di Stato, ha inoltre colpito anche varie aziende indiane che hanno commerciato prodotti energetici di origine iraniana.

Questa politica degli Stati Uniti, di cui abbiamo riassunto alcuni punti, sta suscitando e susciterà un ampio dibattito sia tra nell’opinione pubblica indiana che tra gli osservatori statunitensi sull’India, mentre andrà avanti un tira e molla su dazi e sanzioni, con altri incontri durante l’estate. Evan Feigenbaum, ex funzionario del Tesoro e del Dipartimento di Stato americano e figura chiave nello sviluppo dei legami economici tra Stati Uniti e India negli anni 2000, ha duramente criticato la strategia di Trump, definendola un “fallimento fin dall’inizio”. Feigenbaum ha posto l’attenzione sui potenziali danni di lungo termine nel rapporto con l’India, costruiti con un lavoro bipartisan negli ultimi 25 anni.

Al di là delle dispute commerciali di questo momento e del feeling attuale tra Washington e Delhi, il rapporto tra le due potenze continuerà a influenzare gli equilibri globali di lungo termine su temi molto profondi.

L’India è vista, dagli Stati Uniti così come dagli altri attori internazionali, ancora in modo eccessivo attraverso la lente della questione cinese o attraverso un esotismo retrogrado, senza coglierne le caratteristiche e le posizioni specifiche, e senza rispettarle. Il Paese più popoloso del mondo, in ogni caso, non abbasserà la sua ambizione e non si limiterà a aderire a una “sfera di influenza” o a un’altra.

D’altra parte, solo l’India, e non gli Stati Uniti o l’Europa, potrà essere un’alternativa reale rispetto alla capacità manifatturiera cinese. L’India, coi suoi 330.000 studenti negli Stati Uniti, con gli amministratori delegati di alcune delle principali aziende tecnologiche, con le storie di successo delle startup come Perplexity di Aravind Srinivas, con gli esperti di venture capital e politiche pubbliche come Sriram Krishnan, senior advisor della Casa Bianca sull’intelligenza artificiale, ha il capitale umano per fare la differenza nel mondo di oggi e di domani, nella connessione più o meno stretta con gli Stati Uniti. Alla fine, questi fattori di lungo termine influenzeranno la relazione tra Stati Uniti e India ben al di là dei tweet e delle dispute attuali.

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