Sull’onda della tragedia di Milano, dove minorenni rom hanno investito uccidendola con un’auto rubata una donna, Cecilia De Astis, la sinistra scopre, dopo decenni, di essersi dimenticata del tema sicurezza. Tema che Bettino Craxi già sollevava da assessore a Milano quando tentava di mettere in guardia dagli attacchi alla polizia nel ’68 e con il suo sguardo lungo già intravedeva i rischi di un’immigrazione incontrollata.
Il tabù della sicurezza a sinistra poi lo infranse Tony Blair, che, da premier e leader laburista, pose la questione nei suoi programmi. E ampiamente ne parla nel suo nuovo libro di un anno fa “On leadership” (Silvio Berlusconi editore). Blair brutalmente riconosce che la sinistra non ha mai saputo “declinare i principi di legge e ordine”.
Ora, dopo la tragedia della periferia milanese, l’ex segretario e fondatore del Pd, Walter Veltroni, solleva la questione con un articolo su “Il Corriere della sera” dell’altro ieri attaccando le ricette del centrodestra e del governo Meloni. Un messaggio il suo che però inevitabilmente, pur con tutti i “ma anche” della nota cautela veltroniana, non può non suonare come rivolto soprattutto alla segretaria del Pd, Elly Schlein, come ha scritto ieri Francesco Damato nei suoi “Graffi”, pubblicati da Startmag.
Molto più netto il leader di Azione, Carlo Calenda, che chiede l’abbattimento del campo rom. Parole praticamente identiche a quelle del leader della Lega, vicepremier, ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini. Solo che Calenda, replica Salvini intervistato ieri sera su Rete4 da Zona bianca, “queste cose dovrebbe dirle ai suoi alleati della sinistra e al sindaco di Milano Sala”.
Ma contemporaneamente contro Salvini si rialza da sinistra il solito coro di critiche condite da insulti, buttando la palla delle responsabilità sul ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Il tutto da parte di un Pd e di una sinistra che sulla sicurezza arrivano buon ultimi, decenni dopo che qualche leader internazionale laburista come Blair aveva già infranto il tabù che ha contribuito a far perdere le elezioni al Pd e al cosiddetto campo largo anche tra le fasce più deboli dei suoi tradizionali elettori di un tempo, quelle più esposte all’insicurezza. Per non parlare dello sguardo lungo di Craxi, il leader preveggente che avevamo in casa nostra, e che ispirò lo stesso Blair per il New Labour.
Il solito coro delle opposizioni con il piccolo centro di Renzi incluso del tipo “Tutta colpa di Meloni e Salvini” mostra sempre più la corda. Anche dopo l’ennesima tragedia in mare a Lampedusa dell’immigrazione clandestina di fronte alla quale Meloni e Salvini ricordano che i responsabili sono i trafficanti di esseri umani, “oltre agli ultrà dell’accoglienza”, aggiunge il vicepremier. Partono come da copione le contestazioni di una sinistra tutta di protesta e niente proposta.