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Pier Silvio Berlusconi nuovo idolo della sinistra?

Per il momento non si butta in politica e forse anche per questo, almeno a parole, tutti amano Pier Silvio Berlusconi, onnipresente su tutti i quotidiani che ne lodano le scelte di rottura in Mediaset con l'ingaggio di Myrta Merlino e Bianca Berlinguer, due star del giornalismo anti Cav...

 

Almeno a parole, Silvio Berlusconi aveva lasciato la plancia di comando di Mediaset nel 1994, al tempo della sua mirabolante discesa in campo. Almeno a parole, appunto, perché è difficile non rinvenire lo zampino di Sua Emittenza dietro le tante scelte editoriali e industriali compiute dal Gruppo in trent’anni che si sono prima intrecciate e poi fuse con le sue fortune politiche, diventando un tutt’uno. Prova ne sia che, con la dipartita del patriarca, a Mediaset già si avverte un’aria tutta nuova, festeggiata a destra e a manca, soprattutto a manca.

L’AGIOGRAFIA SU REPUBBLICA

Ne è un emblema la lettera-ritratto che Pier Silvio Berlusconi ha voluto far recapitare a Repubblica, testata di un gruppo, Gedi, oggi in mano a Exor di Agnelli, storicamente poco amica, per usare un eufemismo, al Cavaliere. Si è detto che con Silvio Berlusconi è stata tumulata la Seconda Repubblica, ma probabilmente con lui è trapassata pure la “vecchia” Repubblica ostile di Eugenio Scalfari, perché il quotidiano romano, anziché cestinare la missiva, gli dà risalto: “Pier Silvio secondo Pier Silvio: Mi nutro di fatica fisica e sport e adoro parlare con la gente

Il risultato è imbarazzante per entrambi: per l’autore e per il quotidiano. Un’agiografia scritta da Pier Silvio che pare imitare il libercolo che il babbo inviò nel 2001 nelle case di tutti gli italiani, ovviamente senza speranza di riuscirvi. Ineguagliabili i successi del padre, in ogni campo, ma pure i modi di raccontarli, enfatizzarli. Silvio del resto agli italiani promise pure che avrebbe sconfitto il cancro.

Berlusconi Jr non ambisce a tanto, la sua immagine resta appiattita a quella del cultore della forma fisica: «Ho una vera dipendenza dalla fatica fisica, è così da quando ero piccolo e facevo agonismo. Mi nutro di fatica, l’esercizio fisico per me è liberatorio». Non si sa perché agli italiani tutto ciò dovrebbe interessare, Repubblica però gli dedica spazio, e allora ecco altri dettagli: «Quando faccio Sup d’inverno sperando di avvistare un branco di delfini o quando corro in Corsica tra mare, pineta e deserto provo una libertà che diventa quasi un’esperienza spirituale».

In due righe, peraltro, si nota l’abissale distanza comunicativa tra le due generazioni di Berlusconi: il padre non ostentava la ricchezza, se non quando era sotto attacco (memorabile la battuta “La sinistra continua a dire, in Parlamento, sulla sua stampa, dalla Rai, che devo andare a casa. Ma in quale? Disponendo di 20 case non saprei dove andare”), il figlio parla di Sup invernali – attività ignota ai più, anche perché ai comuni mortali non è concesso solitamente di nuotare tra i delfini in inverno – e corsette in Corsica. E questo, è ovvio, lo rende vicinissimo alla gente…

Distante dalla gente ma non dalla stampa di casa nostra. Repubblica, appunto, è ben felice di concedergli spazio. Chissà cosa direbbe di tutto ciò Silvio, ma pure Eugenio. La Stampa va oltre e ne celebra la ritrovata indipendenza manageriale, ora che il padre non ha più in mano il telecomando aziendale: “Basta con il trash e più informazione. La nuova Mediaset secondo Pier Silvio” (segue a ruota il Messaggero: “Mediaset, Pier Silvio Berlusconi detta la svolta: meno trash, più approfondimenti. Myrta Merlino in pole per sostiture Barbara D’Urso“).

TUTTI AMANO PIER SILVIO

Da Roma a Torino insomma tutti i quotidiani acclamano Pier Silvio. Leggiamo sulla testata piemontese: “In poche settimane un piccolo muro di Berlino è crollato anche a Cologno Monzese. Mediaset, dopo l’epopea di Silvio Berlusconi, si è risvegliata un po’ più sola. […] E così come nel calcio mercato, dalla sera alla mattina è ripartita l’era della tv-mercato, proprio come agli albori, quando il suo fondatore a suon di milioni di lire all’epoca chiamò a corte sottraendoli alla Rai una serie di big della tv da Mike Bongiorno a Pippo Baudo solo per citare alcuni ma anche registi, produttori e sceneggiatori che, insieme a lui, ribollivano dalla voglia di riempire di contenuti, film, fiction e serate di intrattenimento le tre reti commerciali”.

È dunque un Pier Silvio sulle orme di Silvio ma già in grado di superarlo, visto che il giudizio della Stampa è positivo: “Pier Silvio Berlusconi fa il suo, ci mette il piglio dell’imprenditore – racconta chi lo conosce bene – «porta via pezzi pregiati alla concorrenza e allarga il perimetro del pubblico che guarda la televisione generalista cercando di raccogliere il massimo dal mercato pubblicitario». Insomma, un colpo da maestro”. Da Torino applausi a scena aperta.

TUTTI APPROVANO LE SCELTE DI PIER SILVIO

Ma vediamolo, allora, questo calcio-mercato deciso dalla nuova guardia. Scaricata Barbara d’Urso (difesa ormai solo da Vittorio Feltri), in Mediaset arrivano volti che prima difficilmente avrebbero voluto oltrepassare i cancelli in quel di Cologno Monzese. A iniziare da Bianca Berlinguer, per nulla amata nella terza rete Rai e voluta con forza da Pier Silvio: “L’ho conosciuta e si è instaurato tra noi un rapporto vero, di fiducia”.

 

L’arrivo della figlia di Enrico Berlinguer non spaventa Berlusconi Jr, pronto anzi a pagare la giornalista a peso d’oro: “Con lei poi dovrebbe arrivare anche Mauro Corona, che io non vedo l’ora di conoscere. Andrà in onda di sera su Rete4, presumibilmente al martedì, spostando Mario Giordano al mercoledì, ma è ancora da decidere. E poi ci sarà un’alternanza con Nicola Porro nell’access – ha aggiunto -. Io credo che questa sia un’operazione importante che potrà accrescere il peso della nostra rete dell’informazione”.

 

Che ne avrebbe pensato papà Silvio, gli chiedono dall’Ansa? “In uno degli ultimi pranzi gli ho detto che mi sarebbe piaciuto portarla a Mediaset: ha alzato il sopracciglio e non ha detto niente”. Ma intanto a Mediaset tutti ostentano entusiasmo per la prima scelta di peso di Pier Silvio.

 

E anche giornali non troppo amici della giornalista, come Il Foglio che solo poche settimane prima andava in pagina con un pezzo dal titolo: “Storia di un colpo di stato Rai chiamato Bianca Berlinguer“, approvano:

 

E intanto Pier Silvio fa incetta di giornalisti: la pubblicista Veronica Gentili è forse il caso più eclatante, visto che dal Fatto Quotidiano di Marco Travaglio sfila il posto di Belen Rodriguez alle Iene. Mentre all’ex dipendente del padre, Urbano Cairo, Pier Silvio soffia Myrta Merlino, su La7 mai tenera con Berlusconi senior, e la mette al posto della regina degli ascolti di casa Mediaset: quella Barbarona nazionale che probabilmente per la prima volta verserà lacrime autentiche a favore di telecamera. Forse allora non proprio tutti amano Pier Silvio.

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