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gioielli fagnani

Perché Striscia La Notizia sbrana la belva Francesca Fagnani

Striscia La Notizia ha accusato la giornalista Francesca Fagnani di pubblicità occulta per i gioielli indossati nel suo seguitissimo programma Belve in onda su Rai 2, un po' come era già successo con gli orecchini di Lilli Gruber su La7. Ma quindi c'è o non c'è violazione del codice deontologico? Botta e risposta tra Fagnani e Ordine dei giornalisti

 

Da giorni Striscia La Notizia ha puntato i riflettori sui gioielli della giornalista Francesca Fagnani, accusandola di pubblicità occulta. Lei si difende spiegando che si tratta solo di prestiti e che non c’è alcuna violazione del codice deontologico, ma il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo, l’ha segnalata al collegio di disciplina.

L’ACCUSA DI STRISCIA LA NOTIZIA A FAGNANI

Abituata a incalzare lei gli ospiti nel suo vivacissimo salotto di Belve, questa volta Fagnani si è trovata dall’altra parte, con Striscia La Notizia che le ha chiesto spiegazioni sui, vistosi oltre che costosi, gioielli indossati nel suo programma in onda su Rai 2.

La giornalista è infatti accusata dal tg satirico di violazione del codice deontologico, in particolare, “dell’articolo 10 del Testo unico dei doveri del giornalista che vieta ai giornalisti di prestare nome, voce e immagine per iniziative pubblicitarie”, secondo quanto dichiarato da D’Ubaldo.

IL CASO LILLI GRUBER

Per il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, che afferma di aver “segnalato tutto al Collegio di disciplina” in seguito all’esposto del Codacons, si tratta di un episodio per cui era già stata ripresa in passato un’altra giornalista: Lilli Gruber, la quale era stata sanzionata con un avvertimento. Gruber, tuttavia, sostiene che i gioielli apparsi durante Otto e mezzo “sono di sua proprietà”.

“In questa situazione – rincara D’Ubaldo – in più c’è un’intervista della collega in cui ammette di indossare degli orecchini riconducibili a un marchio”. Il presidente dell’Ordine si riferisce alla video-intervista pubblicata a maggio 2023 sui social di Vanity Fair e ritrasmessa da Striscia.

LA DIFESA DI FAGNANI

Per Fagnani, però, non c’è nessuna violazione perché i gioielli le vengono prestati, esattamente come avviene per i vestiti e le scarpe: “Tutte le giornaliste in conduzione indossano abiti e gioielli prestati”, ha detto ai microfoni di Striscia.

“Non c’è violazione dell’articolo 10 del codice deontologico – spiega la giornalista -, perché se io avessi un indebito guadagno, se ricevessi anche solo una lira e fossi contrattualizzata con questi brand, come lo sono tantissimi, anche giornalisti professionisti, allora ci sarebbe un problema. Io restituisco i gioielli la sera stessa, non compare il brand nei titoli di coda e non ho nessun contratto con loro”.

D’Ubaldo, tuttavia, ribatte: “Non si può fare, perché è sempre una forma di pubblicità”. E aggiunge: “Dobbiamo cercare di essere credibili e rispettare il codice dei giornalisti. Spero che non dia un messaggio sbagliato, perché abbiamo sanzionato dei giovani colleghi che attraverso i propri profili social avevano fatto pubblicità come influencer”.

E, infine, invita Fagnani a fare i nomi dei “tantissimi giornalisti professionisti contrattualizzati con i brand”: “Se lei sa che esistono situazioni di questo genere forse è bene che ce le segnali”.

L’ultima parola resta ora al Collegio di disciplina.

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