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Governo Libico

Perché la stabilità in Libia è una chimera

La Libia rimarrà per molto tempo non solo divisa ma sarà soprattutto caratterizzata da una altissima instabilità politica ed economica. Il commento di Giuseppe Gagliano

 

Come indicato in un articolo precedente, l’ottimismo delle cancellerie europee — e non — sull’accordo relativo al cessate il fuoco in Libia risulta ben poco credibile. A dimostrazione di ciò proprio una delle parti in causa, e cioè l’Esercito Nazionale Libico (LNA), comandato dal generale Khalifa Haftar, ha respinto in modo netto il cessate il fuoco annunciato il 21 agosto dal governo di Tripoli.

Non senza una certa ironia Ahmed al-Mismari, portavoce dell’LNA, ha sostenuto nel corso di una conferenza del 23 agosto che questa iniziativa sia solo propaganda.

A dimostrazione della credibilità politica ma sopratutto strategica di queste affermazioni sia sufficiente sottolineare che la Turchia e l’esercito tripolino il 24 agosto hanno trasferito truppe da Misurata ad Al-Hicha allo scopo di attaccare Sirte mentre il 21 agosto alcune unità tripoline si sarebbero dirette verso al-Asaba’a avanzando verso Mizda e Gharyan.

È dunque evidente che, alla luce di queste mobilitazioni certamente rilevanti, le forze tripolina intendono porre in essere una vera e propria offensiva sia su Sirte che al-Jufra per poi entrare nella zona compresa tra Brega e Ras Lanuf.

Ma esiste un altro dato, seppure indiretto, di analogo significato: è certamente vero che il cessate il fuoco sia stato accolto positivamente dai sei paesi membri del Consiglio di cooperazione del Golfo (GCC) — Arabia Saudita, Kuwait, Bahrain, Qatar, Emirati Arabi Uniti (UAE) e Oman — ma è altrettanto vero che proprio il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti sono i principali sponsor dell’attuale conflitto come sottolineato in un precedente articolo.

Occorre prendere in attenta considerazione sia gli accordi militari — vedi quello tra Qatar e Turchia — che gli spostamenti sul campo delle truppe e delle fregate e ad attribuire al contrario scarsa fiducia alle promesse di pace duratura.

La Libia rimarrà per molto tempo non solo divisa ma sarà soprattutto caratterizzata da una altissima instabilità politica ed economica, instabilità questa che arrecherà danni considerevoli al nostro paese.

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