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Perché la Francia s’interroga sull’eurodrone made in Airbus, Dassault e Leonardo-Finmeccanica?

L'articolo di Luigi Pereira

Il governo francese sbuffa per l’Eurodrone male che sarà prodotto da Airbus, Dassault e Leonardo-Finmeccanica.

Degli sbuffi, in particolare del ministero francese della Difesa, parla il quotidiano La Tribune.

CHE COSA DICE LA STAMPA FRANCESE

In sostanza, sostiene il giornale parigino, il Ministero della Difesa transalpino non è per nulla soddisfatto della prima proposta finanziaria, giudicata in sostanza troppo costosa, presentata alla fine di maggio all’OCCAR (Joint Organization for Cooperation in Armament) dal consorzio industriale formato da Airbus, Dassault Aviation e Leonardo.

I GIUDIZI DELLA DIFESA FRANCESE

“C’est une offre excessive à ce stade”, est “trop chère”. Queste le espressioni attribuite al dicastero francese della Difesa da La Tribune nel suo articolo.

IL PROGRAMMA MALE

Il MALE RPAS (Medium Altitude Long Endurance, Remotely Piloted Aircraft System) europeo, è un programma di cooperazione lanciato da Airbus D&S, Leonardo Divisione Velivoli e Dassault Aviation come una iniziativa comune industriale-governativa per rispondere ai futuri requisiti europei ed è supportato dai governi di Francia, Germania, Spagna e Italia, si legge sul sito di Leonardo-Fimeccanica.

A CHE COSA SERVIRA’

Il MALE RPAS sarà chiamato principalmente ad eseguire missioni di supporto ISTAR (Intelligence, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance) missions.

I DETTAGLI

Il MALE RPAS, bimotore turboelica, è stato progettato – sottolinea Leonardo in una scheda tecnica presente sul sito dell’ex Finmeccanica – per missioni civili e ISTAR militari; sarà caratterizzato da capacità 24/7 diurne e notturne; operazioni ognitempo; facile manutenzione e interoperabilità con i sistemi di difesa esistenti e futuri. Il sistema otterrà la piena certificazione di aeronavigabilità e capacità di integrazione con il traffico aereo (ATI) negli spazi aerei non segregati.

L’ANALISI DI ARES-OSSERVATORIO DIFESA

Il nuovo negoziato per il programma – sottolinea Ares-Osservatorio Difesa – si svolgerà nella seconda metà del corrente anno con l’obiettivo di permettere il passaggio dalla fase di studio alla fase di implementazione. L’Eurodrone per l’anno 2019-2020 ha ottenuto 100 milioni di Euro di finanziamento, tratti dal Fondo europeo di difesa di 520 milioni di Euro. Attualmente, sono quattro le nazioni partecipanti al programma lanciato nel 2016, Francia, Germania, Italia e Spagna.

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