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Perché Draghi merita la laurea honoris causa in psicologia. Parola di psicologo

L'articolo di Giampietro Savuto, psicologo e psicoterapeuta oltre che fondatore della Fondazione Lighea Onlus, per il giornale fuoritestata.it

 

È il tempo del Coronavirus, ma è anche il tempo delle “Psicostar”. Viviamo un momento magico per psicologi, psicoterapeuti e psicanalisti, non a caso ospiti fissi di qualsiasi talk show che si rispetti. Se la motivazione primaria appare quella di capire come affrontare gli effetti della pandemia sulla psiche, in realtà la presenza dello specialista in studio nasconde anche altro.

Dopo la crisi della religione, infatti, pare che siamo chiamati noi, sacerdoti di una religione laica, a riempire il vuoto della politica. Approfittiamone!! Cadute le ideologie, venuta meno la capacità politica di leggere la realtà, ci si rivolge sempre più spesso alla psicologia come strumento interpretativo del presente. E, in effetti, con lo svuotamento di senso dei partiti e la sempre più evidente personalizzazione della politica, la psicologia viene a muoversi su un terreno in cui può trovarsi a suo agio.

In precedenza, il dibattito politico si svolgeva per contrapposizione di correnti di pensiero diverse, ciascuna con robuste radici ideologiche, interpreti di bisogni e interessi specifici, portatrici di modelli sociali precisamente teorizzati. Attualmente, invece, la lotta politica è scontro tra leader di cui non emergono le idee quanto gli aspetti caratteriali. A questo punto potrebbe confortarci il ricordo della classica definizione di Hegel, secondo la quale il grande leader è colui in grado di esprimere la volontà del proprio tempo e di esaudirla. Ma Hegel, quando così scriveva, aveva in mente Napoleone, mentre ora, senza scomodare paragoni impropri, i nostri leader esprimono solo se stessi, non sono registi del proprio tempo, ma attori mediocri di una commedia che conferisce loro l’identità di personaggi ingabbiati in ruoli fissi.

E allora idee, progetti, programmi scompaiono a fronte dei dati caratteriali: l’arroganza di A, il protagonismo di B, il rancore di C, il narcisismo di X, lo spirito di rivalsa di Y… e qui il professionista della psiche può avere buon gioco, oltre a fare un buon servizio al Paese.

In attesa dello psicologo in Parlamento, come nelle scuole, potremmo proporre Draghi per la laurea honoris causa in psicoterapia di gruppo sulla base della seguente motivazione: esercita grande capacità di ascolto, lavora, come noi, sulla relazione, seda ansie da protagonismo, compone i conflitti, dimostra che con il disagio si può convivere. Con un po’ di tirocinio, a breve potrebbe passare all’interpretazione dei sogni.

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