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Perché ai referendum ha vinto la Cisl

Ancora una volta, più delle silenti organizzazioni d’impresa, ha vinto la Cisl che ha avuto il coraggio di opporre la sua visione concreta di emancipazione dei lavoratori attraverso la conoscenza e i salari aziendali meritati. Il Canto libero di Sacconi pubblicato su Qn.

L’ulteriore fallimento di una iniziativa referendaria ci insegna innanzitutto che il ricorso (costoso) al voto popolare dovrebbe essere più responsabile attraverso l’obbligo di un numero ben maggiore di firme a sostegno. Nondimeno, i quesiti proprio perché abrogativi dovrebbero essere più comprensibili nelle eventuali conseguenze. Il quorum dei partecipanti merita invece di essere conservato affinché la sconfessione del Parlamento sia giustificata da un adeguato consenso.

Nel merito, la bocciatura dei quesiti sul lavoro, in coincidenza emblematica con l’entrata in vigore (oggi) della legge sulla partecipazione, dovrebbe segnare la fine di una lunga fase, quella delle rigide tutele difensive che scoraggiano le assunzioni. Non a caso, secondo Marco Biagi, abbiamo sempre avuto i più bassi tassi di occupazione in Europa.

Nella grande trasformazione dei modi di produrre e di lavorare, è ora possibile dare valore al lavoro in termini di maggiore autonomia professionale e di migliore remunerazione. Le tutele si devono concentrare sulla formazione di qualità e sulla partecipazione agli utili e ai risultati dell’impresa. I bassi salari mediani in Italia sono stati la conseguenza dell’appiattimento voluto dalla contrattazione nazionale.

Ancora una volta, più delle silenti organizzazioni d’impresa, ha vinto la Cisl che ha avuto il coraggio di opporre la sua visione concreta di emancipazione dei lavoratori attraverso la conoscenza e i salari aziendali meritati. Si rinnova il pluralismo sindacale che impone alla politica e alle imprese di scegliere.

Quanto alla cittadinanza, solo il legislatore può andare oltre il mero presupposto burocratico del tempo trascorso in Italia, breve o lungo che sia. Sarebbe più utile considerarla la conquista di un percorso volitivo, fatto di comportamenti responsabili e di assenza di reati. Sintomi del desiderio di appartenenza alla nostra comunità.

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