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Sanremo Influencer

Per capire quanto stanno cambiando i media basta guardare Sanremo

Il festival di Sanremo dimostra che tra il mondo dei mass media e quello dei social media per ora si assiste a una sorta di accordo di non belligeranza. L'articolo di Mario Marchi

 

I cinque giorni che fanno crollare ogni teoria sul passaggio tra mass media e social media. Il bello è che non si tratta di un evento innovativo, magari modellato secondi i canoni della cultura digitale, ma della manifestazione più tradizionale, nazionalpopolare che si possa immaginare: il festival di Sanremo.

Eppure non ve n’è un’altra che riesca ad avere contemporaneamente un ruolo simile, nel sistema dei media tradizionali come in quello digitale.

Prima di vedere un po’ di dati, per certi versi sconcertanti, ricordiamoci la differenza più elementare tra i due mondi, perché ci aiuta a considerare davvero le dimensioni del fenomeno. I “mass media” (come la tv), sono caratterizzati da un prodotto editoriale, diffuso ad un pubblico di utenti passivo. Nei “social media”, vi è una autoproduzione orizzontale di contenuti, nei quali fonti editoriali e utenti finiscono per coincidere. Due mondi comunicativi, decisamente diversi che però, nel caso del Festival della Canzone Italiana – cito la denominazione proprio per sottolineare tutto il suo carattere tradizionale – non solo si toccano, ma si uniscono sorprendentemente.

Subito dopo la chiusura del festival, l’istituto Nielsen ha pubblicato tutte le rilevazioni riguardo “l’effetto Sanremo” sui vari social network.

Risulta che solo su Instagram, Facebook e Twitter sono stati pubblicati 1,9 milioni di contenuti. Il 44% in più rispetto all’anno scorso.

Numeri altissimi, che diventano da capogiro se andiamo a guardare il social giovanile per eccellenza, cioè TikTok, dove i contenuti riferiti a Sanremo 2023 hanno totalizzato 1,5 miliardi di visualizzazioni, ovvero il triplo dell’edizione 2022. Un contributo notevole l’ha dato il nuovo account ufficiale creato sulla piattaforma, Sanremorai, che si è guadagnato la bellezza di 328.000 followers. La piattaforma aveva messo in campo anche alcune soluzioni creative, molto apprezzate dagli utenti, come la possibilità di creare dei video con gli audio delle canzoni.

Per quanto riguarda le interazioni, quindi la somma di reazioni mediante emoji e commenti, ne sono state generate 240 milioni, considerando Facebook, Twitter e Instagram.

È proprio su quest’ultimo social che va fatta una piccola riflessione.

Durante tutte le cinque serate del festival, Instagram è stato protagonista di continue citazioni incrociate tra i conduttori, con punte di assoluto protagonismo in occasione della presenza sul palco di Chiara Ferragni. Instagram è stata la piattaforma utilizzata anche per le dirette live estemporanee tra Amadeus e Fiorello.

A una settimana di distanza sembra che nessuno abbia analizzato i numeri delle citazioni, ma qualcuno ha adombrato il sospetto di un accordo commerciale tra Rai e la piattaforma di Meta. Rai ha seccamente smentito, anche perché la policy della tv impone che ogni inserimento pubblicitario venga dichiarato e reso noto al pubblico.

Sarebbe interessante sapere quanto questa sorta di partnership involontaria abbia fruttato al social e ai profili degli stessi conduttori che, come si sa, oltre un certo traffico beneficiano di monetizzazione.

Alla fine di tutto questo, è lecito anche chiedersi in quale direzione stia andando il sistema dei media. Sanremo dimostra che tra i due mondi – Mass vs Social – per ora si assiste a una sorta di accordo di non belligeranza. I media tradizionali si autoconservano in modo robusto, offrendosi alle piattaforme digitali nel loro potenziale di pubblico e di mercato pubblicitario, mentre le piattaforme digitali sfruttano volentieri questo sistema ibrido per non assumersi la responsabilità di un cambiamento che comporterebbe, probabilmente, una scelta di pubblico netta e la creazione di un mercato pubblicitario con regole certe, parametri palesi e condivisi.

Insomma, per ora si può pure pensare al Metaverso, ma tenendo presente Amadeus.

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