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Ucraina

Nordcoreani in Ucraina per combattere per Putin

Nella guerra in Ucraina non ci facciamo mancare proprio nulla. Dopo droni iraniani, mercenari cubani, indiani e nepalesi, adesso arrivano i soldati nordcoreani a combattere per Putin.

Si sapeva dell’aiuto decisivo dato dalla Corea del Nord alla Russia, rivendendole munizioni sovietiche acquistate nei decenni passati. Tre milioni di proiettili di artiglieria, di cui un milione e mezzo già consegnato, hanno consentito all’esercito russo di tempestare le posizioni ucraine quest’estate. Ma era dalla guerra di Corea degli anni ’50 che non si sentiva parlare dell’impiego di soldati nordcoreani.

UN VIDEO CHE SVELA UN’OPERAZIONE SEGRETA

La prima prova visiva di truppe nordcoreane in Russia, che si preparano alla guerra in Ucraina, è data da un video pubblicato sui social media il 18 ottobre. Il video, girato in un campo di addestramento russo, mostra diversi gruppi di soldati, verosimilmente personale militare nordcoreano.

Gli analisti OSINT di CyberBoroshno hanno identificato il campo di addestramento in Russia. I militari della Corea del Nord si addestrano presso una base militare nel Distretto militare orientale della Federazione Russa. Si ritiene che il filmato sia stato girato a Sergeyevka, Primorsky Krai, dove ha sede la 127a Divisione fucilieri motorizzati. Ironicamente, l’identificazione è stata resa possibile grazie ad alcuni soldati russi che hanno filmato i soldati nordcoreani attraverso i buchi in una recinzione di cemento, nonostante il divieto dal loro comando. Non è la prima volta che la difficoltà di impedire di postare su social network, offra un grande aiuto allo spionaggio del paese nemico.

12.000 MILITARI NORDCOREANI IN UCRAINA

Secondo il National Intelligence Service della Corea del Sud: “È stato scoperto che la Corea del Nord ha recentemente deciso di inviare 12.000 truppe da 4 brigate, comprese le forze speciali, alla guerra in Ucraina.” E aggiunge “sono già a Vladivostok 1500 soldati nordcoreani che combatteranno per Mosca contro Kiev”. Se confermato, questo invio di truppe segna il primo coinvolgimento così massiccio dell’esercito di Pyongyang dai tempi della Guerra di Corea del 1950.

Il capo della Direzione dell’intelligence del Ministero della Difesa, Gen. Kyrylo Budanov, ha dichiarato in un’intervista esclusiva al programma The War Zone che circa 11.000 soldati nordcoreani potrebbero essere pronti a combattere contro l’Ucraina, entro il 1° novembre. Le truppe nordcoreane useranno equipaggiamento e munizioni russe, ha detto il capo del servizio segreto militare. Il primo gruppo di 2.600 soldati andrà a Kursk, dove l’Ucraina ha occupato un’area oggi fortemente contesa. Non è ancora chiaro dove saranno destinate le truppe nordcoreane rimanenti. “Non abbiamo il quadro completo in questo momento”, ha detto Budanov.

IL PATTO D’ACCIAIO TRA MOSCA E PYONGYANG

Il presidente russo Vladimir Putin aveva presentato lunedì 14 ottobre una bozza di legge alla Duma di Stato russa per chiedere la ratifica di una partnership strategica tra Mosca e Pyongyang, approvata a giugno. Richiede che ciascuna parte fornisca reciproca assistenza militare in caso di guerra.

In un altro segno dell’alleanza in ascesa tra Mosca e Pyongyang, è un rapporto emerso nei giorni scorsi che afferma che truppe russe si stanno addestrando alll’uso di artiglieria semovente nordcoreana. Il gruppo di resistenza ucraino ATESH, che opera dietro le linee nemiche, ha scritto su Telegram che un soldato russo infiltrato dall’organizzazione ha affermato che l’addestramento è in corso presso il comando della Scuola Superiore di Artiglieria di Saratov, circa 300 miglia a est dell’Ucraina. Non viene specificato quale tipo di artiglieria sia stata fornita dalla Corea del Nord.

Con questa mossa della Corea del Nord, il governo sudcoreano di Yoon Suk Yeol potrebbe decidere di rimuovere il suo veto alla fornitura di supporto militare diretto all’Ucraina, sebbene sia uno dei paesi asiatici in prima fila negli aiuti economici all’Ucraina.

RIPERCUSSIONI SUL CAMPO DI BATTAGLIA

Riguardo all’impatto sulla guerra di questi reparti venuti dall’Oriente, va detto che l’impiego di truppe straniere crea sempre grandi problemi organizzativi. Innanzitutto la diversità di lingua, che rende complicata la comunicazione di ordini o lo scambio di informazioni mentre si è sul fronte. In guerra non vince chi spara meglio, come nei film. Vince chi è meglio rifornito e si sa coordinare con le altre unità. È impossibile fare manovre o reagire ad attacchi nemici se non esiste un sistema di comunicazione efficiente.

Nel 1940 i Tedeschi hanno sconfitto la Francia, perché avevano le radio in ogni carro armato, e comunicavano in tempo reale, mentre i Francesi per informare il comando e ricevere ordini usavano i piccioni viaggiatori (non è uno scherzo, è storia).

Anche per questa ragione i soldati nordcoreani stanno passando un periodo di addestramento, che serve a rendere omogenea la dottrina di combattimento e creare un sistema di comunicazione con i comandi russi. È probabile che saranno impiegati in zone tranquille del fronte, per riallocare truppe russe di qualità più alta dove serve.

CROLLA IL MITO DELLE RISORSE UMANE ILLIMITATE

In ogni caso, non una bella notizia per gli Ucraini, che sono in crisi di risorse umane. Ma allo stesso tempo è una conferma che il mito delle vaste risorse umane russe è sfatato. Il bisogno di manovalanza asiatica rivela che Putin sta ormai raschiando il fondo del barile della mobilitazione e non può intaccare quella porzione di popolazione maschile russa, che gli serve per mandare avanti l’economia della Federazione.

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