skip to Main Content

Natale Orvieto

Natale a Orvieto (nonostante tutto)

Il corsivo di Paola Sacchi

Il corsivo di Paola Sacchi
Natale a Orvieto, nonostante tutto. Tra un gioco di luci e opere d’arte proiettate sui principali palazzi. In un tripudio di colori che esaltano, stilizzati, antichi simboli come quelli del  Comune o gli affreschi di Luca Signorelli. A fare da apripista del grande addobbo della città la gigantesca stella cometa in piazza del Duomo, con la quale, nei limiti delle precauzioni anti-Covid, con tanto di mascherina, è già diventato un rito di buon auspicio fare un selfie.
Da una piccola ma millenaria città parte la simbolica sfida a guardare avanti, nonostante tutto, anche “regalandosi” con una gift card una visita qui, in tempi migliori quando la pandemia avrà rallentato la sua morsa. “Arte e bellezza, proiettata sulle facciate dei principali palazzi della città e la grande stella in piazza Duomo, in un gioco di luci, scaldano l’atmosfera delle festività, malgrado l’emergenza Covid abbia cancellato vari eventi, su tutti Umbria Jazz Winter”, scrive “Orvieto news. it, la principale testata online cittadina. I palazzi chiamati in causa nell’allestimento natalizio sono quelli dell’Opera del Duomo, del Capitano del Popolo e la sede del Municipio con la chiesa e la torre di Sant’Andrea.
I colori sono natalizi, ma i temi scelti richiamano forme e simboli che raccontano parte della storia artistica di Orvieto. Sull’Opera del Duomo sono proiettati personaggi ripresi dagli affreschi di Luca Signorelli che si trovano nella Cappella di San Brizio in Duomo. Le decorazioni e i fregi che si ammirano sul palazzo del Popolo e sulla chiesa di Sant’Andrea sono, invece, riprese dalle decorazioni delle ceramiche, rielaborazioni dei classici elementi decorativi medievali delle maioliche di Orvieto, secondo le linee e i dettami dell’art déco. Sempre sulla chiesa di Sant’Andrea si può osservare anche l’Adorazione dei Magi ripresa dal bassorilievo che si trova sulla facciata del Duomo. Mentre sul Palazzo comunale campeggiano i quattro simboli dello stemma: la Croce, l’Aquila, il Leone e l’Oca. Infine, lungo via Malabranca, dal belvedere davanti a Palazzo Petrangeli, si può invece scorgere il Presepe di arazzi sui tetti del quartiere medievale.
“Nonostante la pandemia e le limitazioni anti contagio non ci siamo mai fermati, abbiamo voluto continuare a comunicare il messaggio di una città accogliente, bella e pronta a ripartire ed è con questo spirito che abbiamo riproposto il nostro claim Regalati Orvieto”, spiega il sindaco Roberta Tardani. “Orvieto – dice – è un regalo da scartare tutti i giorni, le nostre meraviglie sono tante e inestimabili e per questo Natale le abbiamo volute raccontare attraverso i colori e la luce, proprio per dare un messaggio di speranza e di fiducia dato anche il periodo così difficile”.
“UmbriaJazz – sottolinea Tardani – è solo un appuntamento rimandato, ma lo abbiamo comunque voluto ricordare diffondendo la musica in tutta la città e con alcune immagini di UJ che si possono ammirare sul corso e nelle principali piazze”. Il sindaco tiene a sottolineare, infine, che “chi oggi arriva sulla Rupe trova una città da vivere, anche se con le giuste accortezze anti Covid”.
Pensando alla primavera, Tardani se la immagina come un “momento di ripartenza, con la città che sarà pronta ad accogliere chi vorrà venire a visitarci. Ovviamente, pandemia permettendo”. Da Orvieto e il suo sindaco, primo sindaco donna, alla guida di una giunta di centrodestra, viene lanciato un piccolo-grande messaggio che può essere considerato valido per tutto il Paese.
natale orvieto

 

 

Back To Top