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Arnese

Giavazzi su Mps, green pass forever, quarantene scolastiche, Maga Merlino, pillole post G20

Mps, le novità su green pass e quarantene scolastiche, l'altalena dei tassi, le pillole green su G20 e Cop26, la vita cruda di Carmen Llera Moravia. Pillole di rassegna stampa nei tweet di Michele Arnese, direttore di Start

 

IL PALIO DI GIAVAZZI SU MPS

 

BUON PARTY A TUTTI

QUARANTENE SCOLASTICHE

 

GREEN PASS FOREVER

 

PILLOLE POST G20

 

TASSI IN ALTALENA

 

LA VITA DI CARMEN LLERA MORAVIA

 

MAGA MERLINO

 

ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI FEDERICO RAMPINI SUL CORRIERE DELLA SERA:

La partecipazione a distanza al G20 e alla Cop26 rientra in questa logica. La diplomazia della sedia vuota e del videostreaming coincide con una battuta d’arresto nella transizione cinese verso un’economia a zero emissioni. Sul cambiamento climatico Xi non vuole rendere conti a nessuno. A casa sua affronta una crisi energetica ancora più grave di quella che colpisce l’Europa. La ripresa dell’economia cinese e il boom delle esportazioni verso il resto del mondo si sono scontrati con il vincolo dei carburanti e della corrente. Penurie di benzina e gasolio hanno provocato i primi razionamenti. Dei blackout elettrici hanno costretto a chiudere fabbriche, e da due mesi la produzione industriale cala. Xi cerca aiuto dalla più inquinante di tutte le fonti: il carbone. Ha rimesso in servizio miniere di carbone dismesse, al punto che questa produzione aggiuntiva supera tutto il carbone estratto in un anno in Europa occidentale. Già prima di queste misure di emergenza la Cina con il 60% del suo fabbisogno energetico legato a questa fonte consumava da sola più carbone di tutto il resto del mondo.

Xi non rinuncia ai suoi piani sulle tecnologie sostenibili. La sfida ambientalista lui la interpreta in chiave geostrategica, come la competizione per dominare le tecnologie del futuro. La Cina ha già conquistato una supremazia mondiale nei pannelli solari (dove le sue esportazioni sottocosto hanno fatto fallire tanti concorrenti occidentali), nell’eolico, nelle batterie; punta verso un semi-monopolio nelle terre rare e nei metalli indispensabili alla produzione di auto elettriche. Prosegue con i suoi piani ambiziosi nel nucleare che considera a pieno titolo come una fonte rinnovabile. Ma Xi non è disposto a bruciare le tappe nell’abbandono delle energie fossili, se questo implica delle rinunce sulla crescita economica, il benessere, la stabilità sociale del suo Paese. La sua assenza fisica dal G20 e da Glasgow tradisce anche l’insofferenza verso le prediche dei governi occidentali o gli slogan apocalittici. Questa presa di distanza ha un peso sostanziale perché la lotta all’inquinamento si decide in Cina, già oggi responsabile per il 28% delle emissioni planetarie di CO2, più di Europa e America messe insieme.

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