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Trump

Ecco i veri effetti dei missili di Trump in Siria. Parla Jean

Generale Carlo Jean, esperto di strategia militare e docente alla Luiss, perché Usa, Regno Unito e Francia hanno attaccato Assad stanotte? Perché non potevano non attaccare dopo le minacce che avevano lanciato. Questo era il minimo che potessero fare Quindi lei esclude che Trump abbia voglia di impegnarsi in un conflitto in Siria? Sì, anche…

Generale Carlo Jean, esperto di strategia militare e docente alla Luiss, perché Usa, Regno Unito e Francia hanno attaccato Assad stanotte?

Perché non potevano non attaccare dopo le minacce che avevano lanciato. Questo era il minimo che potessero fare

Quindi lei esclude che Trump abbia voglia di impegnarsi in un conflitto in Siria?

Sì, anche perché impegnarsi seriamente significherebbe impiegare truppe di terra.

Vede una differenza con la politica di Obama e, se sì, è sostanziale?

Non è sostanziale, nel senso che quando fai la guerra la fai fino in fondo. Quest’azione, come la prima scarica di Cruise, è stata soltanto un avvertimento.

Quali sono i veri fini dell’operazione?

Voler affermare la presenza politico-militare degli Stati Uniti e dei loro alleati, Francia e Gran Bretagna.

Ci sono responsabilità di Assad? Secondo lei ha davvero usato armi chimiche?

A mio avviso, sì. Per il semplice motivo che il suo esercito non può permettersi di sostenere grosse perdite. Le armi chimiche servono a stanare chi si è asserragliato nelle cantine, in modo da non essere costretti a mandare la fanteria.

La tesi di chi difende Assad è che, avendo già sostanzialmente vinto, usando armi chimiche avrebbe semplicemente giustificato la rappresaglia degli Stati Uniti. Come la giudica?

A mio avviso non è così. Non è vero che Assad ha eliminato tutte le resistenze, la popolazione siriana è all’80% sunnita e di costoro più della metà sono completamente contrari al regime e continuano a combatterlo. Usando le armi chimiche dai prova di determinatezza. Stai dicendo, tra l’altro, che i ribelli non possono contare in aiuti esterni. Perché questi bombardamenti ad Assad fanno solo il solletico.

Come si è comportata l’Italia?

Bene, in maniera corretta. In un certo senso l’Italia è fortunata a non avere un governo, ciò le consente di non prendere una decisione netta ma di rimanere nell’ambiguità. E poi l’Italia è allineata alla Germania e questo gli dà notevole forza.

Come si evolverà la situazione?

La repressione di Assad in territorio siriano continuerà e ci saranno riunioni a vuoto all’Onu e al Consiglio di Sicurezza. E poi minacce e scambi di improperi fra Russia e Stati Uniti. Detto questo, Russia e Iran non si possono muovere, perché la Russia non è una piccola Unione Sovietica e non si può permettere di sostenere una nuova guerra fredda con gli Usa. Gli Stati Uniti possono giocare sul prezzo del petrolio, sul riarmo o armando gli ucraini contro i filo-russi. La Russia è molto debole, non parliamo dell’Iran. Non si possono spingere oltre, anche perché esiste un determinato limite che non possono valicare: quello dell’intervento di Israele, l’unico che potrebbe risolvere la questione.

Come?

Israele ha un esercito potente che non solo dalle colline del Golan può arrivare facilmente a Damasco, su tutta la fascia occidentale può travolgere Assad.

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