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Arnese

Mattarella ha deciso: ok governo Conte anche con meno di 161 senatori

Fatti, nomi, numeri, curiosità e polemiche. I tweet di Michele Arnese, direttore di Start, non solo su Mattarella e Conte

 

SILENZIO PARLA (ANZI SUSSURRA) MATTARELLA

 

IL TERRORE SECONDO MASTELLA

 

MASTELLA TRA MORO E CONTE

 

CHE COSA FARA’ RENZI SECONDO DIAMANTI

 

RENZI E CONTE VISTI DA CASINI

 

LASCIATE I GIORNALI NELLE EDICOLE

 

NEO CONTIANI

 

PARTITI BENEDETTI

 

COME COMUNICA IL VATICANO…

 

AMERICHE

 

NODI SISTEMICI

 

SCUOLE

 

CONCESSIONI

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ESTRATTO DELL’ARTICOLO DEL QUOTIDIANO LA STAMPA SU MATTARELLA E CONTE:

Nell’istante in cui le ministre renziane si sono dimesse, è iniziata una «nuova fase» dall’esito incerto (così la descrivono sul Colle) in cui ciascuno deve prendersi le proprie responsabilità.

Quelle di Sergio Mattarella sono incompatibili con un ruolo da suggeritore; richiedono che nessuno possa mai mettere in dubbio l’imparzialità dell’arbitro.

Molto dipende da quanto accadrà tra oggi e domani. Con una precisazione che arriva dai consiglieri del presidente: se Conte chiederà la fiducia, per tirare avanti gli basterà ottenere la maggioranza dei voti espressi. In particolare non sarà necessario che al Senato superi «quota 161», pari alla metà più uno dei seggi totali. Esistono una quantità di precedenti al riguardo, chi ne ha contati dieci chi addirittura una trentina.

Né la Costituzione pretende una maggioranza assoluta. Poi, certo, starà al premier valutare se dimettersi o meno, vista la condizione estremamente precaria.

Ma il presidente della Repubblica non potrà intimargli di gettare la spugna, perché cacciare un governo esorbita dai suoi poteri e sarebbe più consono a qualche regime golpista del Sud America.

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