Dal sacro al profano. Se nelle Chiese, e nelle case dei fedeli, si celebra il ricordo della resurrezione di Gesù Cristo, sotto le più modeste stelle della sinistra italiana si festeggia – nella presunzione che sia appunto una festa – il seme lanciato sul terreno dalla nuova segretaria del Pd Elly Schlein per la rinascita dell’alleanza con i grillini. Che fu troncata, interrotta, sospesa e quant’altro l’anno scorso al Nazareno da Enrico Letta per la rottura consumata da Giuseppe Conte col governo di Mario Draghi.
Il diavolo si nasconde nei dettagli, secondo un vecchio proverbio. Il dettaglio, per ora al singolare, è quello della nomina di Annalisa Corrado a responsabile dell’Ambiente, con la maiuscola, nel nuovo ufficio di segreteria del Nazareno: responsabile e per ciò stesso ministro ombra destinato, nella logica della presidente anch’essa ombra del Consiglio, a creare problemi al ministro del governo vero Gilberto Pichetto Fratin, forzista.
Ma oltre, o ancor più dell’autentico ministro dell’Ambiente, Annalisa Corrado si trova ad essere ombra del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, già ministro dell’Economia del secondo governo Conte, proposto al Campidoglio dal Pd, regolarmente eletto e contestato sino a ieri dai soli grillini e affini per la decisione di realizzare un termovalorizzatore. Che potrebbe liberare finalmente i romani, e i loro ospiti, dalla monnezza straripante di quella che proprio oggi, anche per altri versi, La Stampa definisce “la Suburra Eterna”. Una decisione, quella del sindaco capitolino, che già prima dei ripetuti aiuti militari agli ucraini aggrediti dalla Russia di Putin aveva fatto saltare la mosca al naso di Conte innescando praticamente la crisi di governo destinata ad esplodere nell’estate scorsa.
Ebbene ciò che ha fatto di Annalisa Corrado negli ultimi tempi un personaggio politico, sino a strappare, per quanto ripresa solo di spalle, un abbraccio al povero presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una circostanza del tutto fortuita, è la guerra dichiarata proprio al termovalorizzatore di Roma. Che il sindaco Gualtieri avrebbe deciso non per valutazioni ragionate e fondate ma sposando “fake news” denunciate dalla stessa Corrado in una lettera scritta con Rossella Muroni, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, e pubblicata da Domani, il quotidiano della “radicalità” intestatasi dall’editore Carlo De Benedetti.
“Ecco, questa sarebbe stata una delle tante domande da porre a Schlein: con chi sarà, con la sua delegata o con il suo sindaco?”, si è chiesto non a torto sul Foglio Simone Canettieri. Che però non ha potuto porre nessuna domanda alla presidente ombra del Consiglio per il semplice fatto che costei, stanca del suo lungo parto, se l’è cavata con un monologo elettronico ed è andata a riposarsi, lasciando solo anche Conte a scoprire il regalo da lei infilatogli nell’uovo di Pasqua.