Durante la riunione dei capi della sicurezza che ha convocato il 18 ottobre, Alexander Lukashenko è stato particolarmente critico nei confronti degli ufficiali del suo potente servizio di intelligence del KGB, o KDB, come è scritto in caratteri bielorussi.
Il presidente bielorusso ha puntato il dito sulla palese incapacità del KGB di mantenere l’ordine, nonché sulle carenze dei suoi sforzi di controspionaggio. In tal modo, tuttavia, ha implicitamente richiamato l’attenzione sull’assenza di qualsiasi riforma importante dell’organizzazione dal 1991 e sulla sua incapacità di affrontare le minacce che, secondo lui, il paese deve affrontare.
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