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L’ottimo paretiano e la monnezza romana

Il Bloc Notes di Michele Magno

La nozione di “ottimo” elaborata da Vilfredo Pareto (“Cours d’Économie Politique”, 1896), definisce una situazione in cui non è possibile migliorare la condizione di un individuo senza peggiorare quella di un altro.

Per quanto possa sembrare paradossale, è esattamente la situazione della monnezza a Roma. Infatti, mancando i termovalorizzatori non è possibile migliorare la condizione dell’area metropolitana senza peggiorare quella dei Comuni limitrofi.

Ovviamente, questi ultimi potrebbero sempre essere risarciti con provvidenze di vario tipo, ma ciò non ha nulla a che vedere con il criterio paretiano di misurazione dei miglioramenti sociali. Perché tale criterio si disinteressa della distribuzione delle utilità (delle sue disuguaglianze), e tanto meno considera cose diverse dall’utilità stessa (diritti e opportunità di vita).

Come ha osservato con graffiante ironia il filosofo ed economista indiano Amartya Sen, una società nella quale alcune persone vivono nel lusso più sfrenato e altre nella miseria più nera, può essere ancora Pareto-ottimale se l’agonia delle seconde non può essere ridotta senza diminuire l’estasi delle prime.

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