skip to Main Content

Deep State

L’ossessione del “deep state”

Il Bloc Notes di Michele Magno

Sabato scorso, a Roma, sono scesi nuovamente in piazza i no-vax e i no-mask per protestare contro l’imperante “dittatura sanitaria”. Ancorché impreziosita dalla presenza di pittoreschi personaggi della cultura e dello spettacolo, conosciuti soprattutto per le loro risse nei talk show televisivi, la manifestazione ha tradito le attese dei suoi organizzatori. La sparuta platea dei partecipanti, tuttavia, ha potuto contare sulla benedizione di monsignor Carlo Maria Viganò. È il prelato che il 7 giugno ha scritto una lettera a Donald Trump in cui denunciava la “colossale operazione di ingegneria sociale” che si celerebbe dietro la pandemia, volta ad asservire l’umanità ai loschi interessi delle criptocrazie del deep state (non so se anche per lui, come per i seguaci di QAnon, dedite alla pedofilia e al satanismo).

Questa lettera non ha ricevuto l’attenzione che meritava sui giornali, forse perché è stata considerata come una scontata testimonianza della ben nota ostilità dell’ex nunzio apostolico a Washington al papato di Jorge Bergoglio. Non è così, o non è solo così. Proviamo a leggerne insieme alcuni passi significativi:

“Stiamo assistendo in questi mesi — recita l’incipit — al formarsi di due schieramenti che definirei biblici: i figli della luce e i figli delle tenebre […]”. Questi due schieramenti, in quanto biblici, ripropongono la separazione netta tra la stirpe della Donna e quella del Serpente. Da una parte vi sono quanti, pur con mille difetti e debolezze, sono animati dal desiderio di compiere il bene, essere onesti, costituire una famiglia, impegnarsi nel lavoro, dare prosperità alla Patria, soccorrere i bisognosi e meritare, nell’obbedienza alla Legge di Dio, il Regno dei Cieli. Dall’altra si trovano coloro che servono se stessi, non hanno principi morali, vogliono demolire la famiglia e la Nazione, sfruttare i lavoratori per arricchirsi indebitamente, fomentare le divisioni intestine e le guerre, accumulare il potere e il denaro: per costoro l’illusione fallace di un benessere temporale rivelerà — se non si ravvedono — la tremenda sorte che li aspetta, lontano da Dio, nella dannazione eterna”.

“Nella società — prosegue la lettera — convivono queste due realtà contrapposte, eterne nemiche come eternamente nemici sono Dio e Satana. E pare che i figli delle tenebre — che identifichiamo facilmente con quel deep state al quale Ella saggiamente si oppone e che ferocemente le muove guerra anche in questi giorni — abbiano voluto scoprire le proprie carte, per così dire, mostrando ormai i propri piani. Erano così certi di aver già tutto sotto controllo, da aver messo da parte quella circospezione che fino ad oggi aveva almeno in parte celato i loro veri intenti. Le indagini già in corso sveleranno le vere responsabilità di chi ha gestito l’emergenza Covid non solo in ambito sanitario, ma anche politico, economico e mediatico. Scopriremo probabilmente che anche in questa colossale operazione di ingegneria sociale vi sono persone che hanno deciso le sorti dell’umanità, arrogandosi il diritto di agire contro la volontà dei cittadini e dei loro rappresentanti nei governi delle Nazioni”.

E ancora: “Scopriremo anche che i moti di questi giorni [dei Black Lives Matter] sono stati provocati da quanti, vedendo sfumare inesorabilmente il virus e diminuire l’allarme sociale della pandemia, hanno dovuto necessariamente provocare disordini perché ad essi seguisse quella repressione che, pur legittima, sarà condannata come un’ingiustificata aggressione della popolazione. La stessa cosa sta avvenendo anche in Europa, in perfetta sincronia. È di tutta evidenza che il ricorso alle proteste di piazza è strumentale agli scopi di chi vorrebbe veder eletto, alle prossime presidenziali, una persona che incarni gli scopi del deep state e che di esso sia espressione fedele e convinta. Non stupirà apprendere, tra qualche mese, che dietro. gli atti vandalici e le violenze si nascondono ancora una volta coloro che, nella dissoluzione dell’ordine sociale, sperano di costruire un mondo senza libertà: ‘Solve et coagula’, insegna l’adagio massonico”.

Qualcuno potrebbe ironizzare sul linguaggio apocalittico della lettera. Ma c’è poco da scherzare. Infatti, l’arcivescovo Viganò è un abile divulgatore di quell’idea del potere che è al centro delle teorie cospirazioniste di ogni epoca. L’idea cioè che del potere non vediamo mai il volto, ma soltanto la sua immagine riflessa nello specchio della storia, della lotta per la sua conquista. Per altro verso, l’idea che il potere vero stia sempre altrove, sia invisibile e remoto ancorché influentissimo, fa parte del codice genetico della “sindrome populista”.

Quest’ultima si basa su due radicate convinzioni: che il popolo sia depositario della verità e che sia, insieme, vittima dei raggiri della casta dei politicanti. Sul fuoco del populismo soffia poi la rete, con le crociate contro le élite mondialiste che tessono incessantemente le loro trame per meglio sottomettere i perdenti della globalizzazione. Mancano le prove, ma che importa? La loro assenza è la migliore conferma che il Male agisce di nascosto.

Così il web, simbolo della modernità, diventa paradossalmente strumento di resistenza alla modernità, alle innovazioni tecnologiche, alle scoperte scientifiche, ai progressi della medicina. C’è soprattutto un modo per contrastare questi bias cognitivi, come li chiamerebbero i neuroscienziati: più cultura, più istruzione, più formazione continua per i giovani e i meno giovani, per chi studia e chi lavora. In un paese che vanta il più alto numero di analfabeti funzionali in Europa (dati Ocse), non dovrebbe essere questa una delle principali missioni delle forze laiche e riformiste?

Back To Top