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Covid-19 Albania

Le prossime riforme economiche e fiscali in Albania

L'analisi di Domenico Letizia

Il World Economic Forum ritorna a puntare i riflettori sull’Albania. Numerosi gli analisti e gli esperti economici internazionali che rinnovano la fiducia data all’Albania, nel corso del 2018, dalle istituzioni internazionali, grazie alle numerose riforme intraprese dal governo anche in ambito giuridico e in proposte di snellimento burocratico. Il paese delle aquile ha recuperato nel corso del 2018 quattro posizioni nella classifica sulla competitività globale stilata dal World Economic Forum (Wef), collocandosi al 76mo posto fra 140 paesi presi in esame. La classifica è stata realizzata in base all’analisi di dodici differenti indicatori, dalla situazione delle istituzioni all’accesso alla sanità e all’istruzione, dagli sviluppi sui mercati finanziari fino all’innovazione tecnologica. L’Albania ha totalizzato 58,9 punti, 0,8 punti in più rispetto al precedente studio.

Tra i maggiori problemi riscontrati in Albania risulta la criminalità organizzata, l’attività del sistema giudiziario che necessita di ulteriore implementazione e ammodernamento, l’efficacia del legislativo e le difficoltà legate ai titoli di proprietà. Nonostante le problematiche, l’Albania si piazza al primo posto al mondo per le agevolazioni offerte agli stranieri per la loro occupazione sul mercato locale.

Per comprendere il successo dell’Albania occorre leggere i dati e le analisi dell’Istituto di Statistica Albanese. Secondo le recenti pubblicazioni statistiche economiche, l’economia albanese è cresciuta del 4,3%, nel secondo trimestre dell’anno, aiutata dalle politiche intraprese di diversificazione energetica, dalla crescita della produzione industriale e dal fiorente turismo. E’ il secondo trimestre consecutivo nel quale l’economia cresce al di sopra del 4%, superando le previsioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. L’agenzia di rating Moody’s, in un rapporto intitolato “Government of Albania: B1 stable, Annual credit analysis”, ha affermato che la crescita è sostenuta da un consumo privato stabile e da forti investimenti a sostegno di importanti progetti infrastrutturali, come il Tap, il gasdotto che parte dall’Azerbaigian e giungerà sulle coste pugliesi.

“L’Albania ha compiuto notevoli progressi nel rafforzamento della qualità delle sue istituzioni, come sono anche positive le riforme giudiziarie in vista dei potenziali futuri colloqui di adesione all’UE”, ribadiscono gli analisti dell’agenzia di rating. Inoltre, molte aspettative sono riposte nella presentazione del nuovo pacchetto fiscale che entrerà in vigore nel corso del 2019. Punto cardine del nuovo corso fiscale sarà la riduzione dell’imposta sui dividendi all’8%, rispetto all’attuale 15%. Proposta avanzata per l’ottenimento di un effetto positivo sui potenziali investimenti stranieri e sulla creazione di un trattamento più favorevole per i dipendenti. Arben Ahmetaj, ministro delle finanze albanese, ha affermato che il governo inseguirà disposizioni antievasione sui guadagni. Obbiettivo della proposta è quello di far rinvestire gli utili delle compagnie straniere direttamente in Albania, trasferimenti che spesso non incorrono nella tassazione e che sono aumentati significativamente in seguito alla crisi finanziaria del 2009. Alla capacità economica va affiancato il boom turistico registrato e che ha visto nella stagione estiva del 2018 un ulteriore incremento, con consistenti entrate per le casse dello stato e delle imprese. Sono molti i motivi per cui i turisti hanno scelto, e continuano a scegliere, il paese delle aquile come destinazione delle proprie vacanze. In primis l’ottimo rapporto qualità/prezzo: l’Albania è una meta economica e la qualità dei servizi è buona.

Le recensioni dei turisti sono ottime e mostrano come questo paese abbia molto da offrire. Da non sottovalutare anche la buona posizione dell’Albania, vicina a tutti i bacini del Mediterraneo. Considerazioni che non sono passate inosservate per alcuni imprenditori italiani: In aumento il numero di investitori italiani nel paese nel campo del turismo e dell’enogastronomia legata al flusso turistico.

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