TRA MENTANA E GRUBER FINISCE A TARALLUCCI E VINO A CASA CAIRO?
Tornate a lavorare e non rompete i maroni. Firmato: Cairo. pic.twitter.com/bQxepGsOUl
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
“Abbiamo scherzato” pic.twitter.com/ZsZtn3BYsU
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
TRAVAGLIO & LUCARELLI IN SOCCORSO DI GRUBER
"La sensazione è che Mentana abbia trovato una buona scusa per divorziare da La7 e passare a chi gli offre di più". (Selvaggia Lucarelli sul Fatto quotidiano di Travaglio; Travaglio ovviamente non può non difendere Gruber che lo ospita, giustamente e profumatamente remunerato)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
IL GIORNALE MOLTO IN SALUTE CON GLI ANGELUCCI
Non si percepisce molto che il Giornale è del gruppo Angelucci. pic.twitter.com/oFmgzeJoXV
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
LA REPUBBLICA DELLE OSSESSIONI
Tutta colpa del governo Meloni. Ovvio… pic.twitter.com/xVk6bzGUmp
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
LUCIA ANNUNZIATA DICE DI ESSERE INDIPENDENTE
Ah Lucia Annunziata si candida alle Europee perché c’è la terza guerra mondiale (hihi. Scherza, tranqui) e comunque lei non è iscritta al Pd. Tranqui. pic.twitter.com/NDIKsunQo3
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
IL CORRIERE DELLA SERA RUSSA O NON RUSSA?
"La solidarietà e il sostegno militare a Kiev si stanno risolvendo nell’agonia infinita del Paese, senza tenere conto della sproporzione delle forze e della superiorità decisionale del regime russo, mentre Europa e Stati Uniti tergiversavano". (Massimo Nava, Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
"Nell’analisi del conflitto in Ucraina, le voci critiche sono state zittite come filorusse, mentre la russofobia dilagante confondeva disegni criminosi di Putin con storici legami economici e culturali con la Russia". (Massimo Nava, Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
"Non c’è possibilità di vittoria per l’Ucraina, al punto che dietro le quinte si comincia a pensare a una spartizione del Paese, in pratica il ritorno allo scenario iniziale". (Massimo Nava, Corriere della sera)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
PESTE FELINA?
Peste suina. La Felinese, salumificio della provincia di Parma, ha chiesto la cassa integrazione per i suoi 350 dipendenti. Con il ritrovamento a metà aprile di un cinghiale infetto a Fornovo, la Zona di restrizione 2 è stata allargata Collecchio, Sala Baganza e Felino. (Sole)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
QUISQULIE & PINZILLACCHERE
Oramai anche le più autorevoli grandi firme del giornalismo si prestano a codeste attività. Tristezza, profonda tristezza. pic.twitter.com/YduWmsUJsP
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 7, 2024
"La giustizia italiana ha molti difetti, ma di sicuro non è «a orologeria». Non potrebbe esserlo nemmeno se volesse, come dimostra il fatto che siano passati cinque mesi tra la richiesta di custodia cautelare formulata dal pm e la sua autorizzazione da parte del gip". (Cundari)
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
Il procuratore della Repubblica di Genova, Nicola Piacente, è stato dal 1990 al 1999 sostituto procuratore a Brindisi insieme con Michele Emiliano. All'epoca Emiliano e Piacente in Puglia era noti per le manette a manetta… All'epoca. Solo per la cronaca. E ora sbranatemi pure.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) May 8, 2024
IL TERMINAL RINFUSE AL CENTRO DELL’INDAGINE GENOVESE, TUTTI I DETTAGLI
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TUTTI I SEGNALI DI MENTANA ANTI CAIRO (prima del volemose bene molto formale e poco sostanziale…): ESTRATTO DI UN ARTICOLO DI START MAGAZINE
Continuano i segnali di disincanto e di critica (diretta o indiretta) ai vertici de La7 da parte di Enrico Mentana, direttore del telegiornale della tv che fa capo a Urbano Cairo, mentre Discovery con Nove fa incetta di star e big.
L’ULTIMO SEGNALE DI ENRICO MENTANA A LA7
L’ultimo segnale lanciato da Mentana è inequivocabile: una reprimenda ai vertici della rete e, di fatto, anche verso l’editore. Ecco che cosa è successo e quali sono i precedenti di questo rapporto da poco tempo tormentato dopo anni di idillio.
LO SCAZZO FRA GRUBER E MENTANA SU LA7
“Dall’uno al nove per cento in mezz’ora. Questa è la curva degli ascolti – del tutto simile a quelle dei giorni precedenti – del Tgla7 di ieri sera, segnato da fatti importanti e in continuo aggiornamento. A quel Tg però ha imprevedibilmente fatto seguito un giudizio gravemente sprezzante nei miei confronti da parte di chi conduceva il programma successivo, che pure è ogni sera diretto beneficiario di quella curva ascendente”. È quello che ha scritto sui social il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, rispondendo a Lilli Gruber che ieri aveva aperto Otto e mezzo lamentandosi del ritardo con cui avevo ricevuto la linea dal tg. “Benvenuti alle 20.46 e non alle otto e mezza – aveva detto la conduttrice – e neanche a Otto e mezzo. L’incontinenza è una brutta cosa”.
“Un giudizio – ha sottolineato oggi Mentana – da cui finora nessuno tra i vertici di La7 ha sentito il bisogno di prendere le distanze. Piccolo episodio, ma molto indicativo. A questo punto le distanze, come è doveroso, le prendo io, dai maleducati e dagli ignavi”. Nei maleducati, secondo un’interpretazione del post di Mentana, rientra di sicuro Gruber. E tra gli ignavi i vertici anche societari de La7?
L’INTERVISTA SIBILLINA DI MENTANA A LA STAMPA SUL SUO CONTRATTO CON LA7
Pochi giorni fa, Mentana ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Stampa mentre Amadeus passava dalla Rai a Nove di Discovery. E il direttore del tg de La7, con nonchalance, ricorda che il suo contratto scade a fine anno… Ecco la parte iniziale dell’intervista:
L’ufficio di Enrico Mentana nella sede de La 7, a Roma, è pieno di scatoloni. “Ma non vado da nessuna parte”. Al mattino Fiorello ha parlato, tra il serio e il faceto, di un suo passaggio a Discovery insieme a Giovanni Floris. Il direttore del Tg La7 sorride, per un po’ tace, poi: «Non ho difficoltà a dire che il mio contratto scade il 31 dicembre del 2024. Quindici giorni dopo compio 70 anni, cosa mi metto a fare?».
Ne fa un problema di anagrafe?
«Per carità, solo i cattolici per il matrimonio dicono che non si cambia mai, ma ho fatto nascere il Tg5, rinascere il Tg de La 7 che Piroso aveva già avviato molto bene, ho condotto due telegiornali molto improntati su di me. Mi pare abbastanza».
Stanco?
«No, ma me ne sono andato sempre quando non c’erano le condizioni per lavorare bene. È successo alla Rai nel ’92 e a Mediaset nel 2009. Erano vigilie cruciali: la prima un anno prima di Tangentopoli, la seconda due anni prima della fine dell’era Berlusconi. Non è un caso: quando le cose in un’azienda filano sei libero, quando non filano più e ti accorgi che non puoi fare, te ne vai».
ENRICO MENTANA VA VIA DA LA7?
Se ne va dunque Mentana? Di certo la consonanza editoriale e giornalistica fra Cairo e Mentana sembra scemata. Anche perché – notano osservatori della tv – Mentana non apprezza troppo i talk della rete che in taluni casi hanno toni e accenti anti centrodestra e anti Meloni. E non a caso il giornale web fondato da Mentana ha un direttore ora che per storia professionale è più vicino al centrodestra che al centrosinistra, come Franco Bechis, già direttore del quotidiano Il Tempo e già ai vertici di Libero Quotidiano. Senza tralasciare i modi in cui Mentana si è defilato dalla battaglia giornalistica e televisiva imbastita da Massimo Giannini, editorialista di Repubblica.
MENTANA ATTENDE UNA PAROLA DI CAIRO
Ma non è finita. Mentana chiede un segnale a La7 dopo le parole “molto sgradevoli e offensive” pronunciate da Lilli Gruber nei confronti del direttore del telegiornale, ‘reo’ di aver sforato con i tempi ritardando l’inizio della puntata di Otto e mezzo andata in onda il 6 maggio. “Ieri sera siamo andati un po’ lunghi con il telegiornale, era una giornata cruciale, importantissima: la prospettiva di pace in Medioriente, la tragedia di Casteldaccia, vicino a Palermo. In più come ogni lunedì c’erano i nostri sondaggi e l’appuntamento con il Data Room di Milena Gabanelli. Come ogni lunedì siamo andati un po’ lunghi, me ne scuso con i telespettatori. Un po’ lunghi, come era prestabilito e concordato con chi dirige questa rete”, dice Mentana chiudendo il tg di oggi. “Chi ci ha seguito, Lilli Gruber, perché non mi piace di far finta di non sapere nomi e cognomi, ha avuto parole molto sgradevoli e offensive nei confronti del sottoscritto. Io mi siedo qui da 14 anni per fare questo tg, non ho mai offeso volontariamente nessuno e tantomeno i colleghi che lavorano su questa rete. Gradirei reciprocità a questo riguardo e gradirei da parte dell’azienda per cui lavoro che non ci fosse il mutismo che accompagna questa vicenda da 24 ore. Domani sera vedremo se c’è stato qualcosa, altrimenti trarrò conclusioni e dirette conseguenze”, conclude.
TENSIONI MENTANA-CAIRO?
Ma c’è stato in precedenza un episodio – segnalato proprio da Start Magazine – che è stato letto come un altro segnale di disincanto verso l’editore de La7. E nasce dal caso Giletti-Baiardo-Cairo.